Dopo l’annuncio di due nuovi studentati privati con alcuni posti convenzionati, ecco altre novità offerte dal Piano per l’Abitare del Comune di Bologna, policy del comune, in collaborazione con Acer, per contrastare la crisi abitativa del capoluogo. 
La Giunta ha approvato il ripristino di 339 alloggi di edilizia residenziale pubblica per circa 1350 persone, all’interno dell’azione “Sfitto zero”, con il quale l’amministrazione comunale e Acer puntano a riqualificare Edilizia Residenziale Pubblica oggi sfitta per carenza di manutenzione. 
Nello specifico, come spiegato dalla vicesindaca Emily Clancy, è stata approvata la richiesta di intervento per riqualificare 339 appartamenti, così suddivisi: 18 nel quartiere Borgo Panigale-Reno, 128 nel quartiere Navile, 31 nel quartiere Porto Saragozza, 116 nel quartiere San Donato, 3 nel quartiere Santo Stefano e 43 nel quartiere Savena.

“Sfitto zero”, approvato il recupero di 339 case popolari

«É un intervento importantissimo, parte della strategia “Sfitto zero” – ha detto Clancy – Vogliamo portare a zero lo sfitto entro la fine del mandato, aggredendo il problema strutturale. Si ristruttureranno anche appartamenti da 5/6 posti, necessari per far defluire le graduatorie. Solitamente chi è in attesa di questo tipo di alloggio è chi aspetta da più tempo». 
«Il 2024 diventa l’anno del ripristino degli alloggi – ha aggiunto Marco Bertuzzi, presidente di Acer – Abbiamo uno stock di 600-700 immobili sfitti che puntiamo ad impegnare tramite questo piano».+

ASCOLTA L’INTERVISTA A EMILY CLANCY:

L’inizio dei lavori è previsto per gennaio 2024, per poter mettere a disposizione gli alloggi entro l’inizio del 2025. Il costo degli interventi di ristrutturazione è di 7,5 milioni di euro, garantiti dai fondi di Pon Metro Plus. Un obiettivo ambizioso, che, se raggiunto, permetterebbe al comune di sbloccare altri 106 alloggi sfitti, per rispondere ad una crisi abitativa sempre più grave: attualmente sono in lista d’attesa per una casa popolare più di 5000 persone

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCO BERTUZZI: