“Non è più tempo delle elemosine, ma delle scelte”. Accusati di strumentalizzare e rastrellare i poveri, gli attivisti di Social Log rispondono all’assessore al Welfare con una frase – per loro eretica – di Don Lorenzo Milani. Il 20 dicembre una manifestazione “natalizia” per stringersi attorno alle famiglie occupanti. E avanzano proposte per scongiurare le occupazioni.

Social Log:” Non è più tempo di Elemosine”

Non è più tempo delle elemosine, ma delle scelte“. Lo disse Don Lorenzo Milani, fondatore della Scuola di Barbiana, dove finivano i reietti della società per istruirsi ed avere un futuro. Lo dicono gli attivisti di Social Log in risposta alle accuse di cui sono stati fatti oggetto dall’assessore al Welfare Amelia Frascaroli, in seguito alla nuova maxi-occupazione di via Fioravanti, nell’ex sede Telecom.
Una citazione che non ti aspetti da un collettivo che si rifà ai valori dell’autonomia, ma che ben dipinge il senso del loro operato.

“I poveri non sono dei mentecatti – afferma ai nostri microfoni Fulvio di Social Log – Se scelgono di alzare la testa e conquistarsi dignità, noi staremo sempre al loro fianco, non ci volteremo dall’altra parte”. No, dunque, ad una visione pietistica e caritatevole della povertà, no all’indifferenza. Sì alla capacità di indignarsi e alla necessità – per citare un altro pensatore del Novecento, Paulo Freire – che siano gli stessi oppressi a liberarsi dal gioco dell’oppressione.

Quanto alla presunta strumentalizzazione della povertà, gli attivisti ricordano come con le lotte si espongano a denunce, processi e talvolta il carcere. Un po’ troppo, se il loro scopo fosse la visibilità.
“Il nostro lavoro negli sportelli è quello di ascolto e organizzazione della disperazione, del dolore e delle lacrime”, spiega Fulvio, che poi cita alcuni casi recenti seguiti dagli sportelli di Social Log: “Ieri abbiamo raccolto la storia di un operaio licenziato dalla Bredamenaribus e di una donna al terzo mese di gravidanza che è stata sfrattata”.

Sulle occupazioni, poi, gli attivisti spiegano che è uno strumento legittimo e dettato dalla necessità. Se le istituzioni avessero l’interesse e la volontà politica di affrontare seriamente il problema dell’emergenza abitativa, le occupazioni cesserebbero di esistere.
Social Log avanza anche alcune misure concrete che, a suo avviso, sarebbero attuabili da subito: l’apertura delle graduatorie ERP anche alle persone a reddito zero (cosa che attualmente non è prevista in Emilia Romagna), riconoscimento della buona pratica dell’autorecupero dello sfitto e del non utilizzato, blocco degli sfratti e degli sgomberi.

Il collettivo annuncia anche una manifestazione, che si svolgerà dalle 17 di sabato 20 dicembre con partenza dalla nuova occupazione di via Fioravanti e conclusione nel centro della città. “Chiameremo a raccolta la parte solidale di questa città per stringersi attorno alle famiglie occupanti – spiega Fulvio – La vicinanza con le feste natalizie ci ricorda che sono sempre meno, in città, le persone che possono permettersi di festeggiarlo”.