Un primo presidio si è svolto sabato scorso al Pilastro, quando attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale hanno incontrato i residenti e gli abitanti soprattutto delle case popolari. Ad accompagnare i militanti anche avvocati e consulenti per fornire consigli sul tema dei consumi energetici e dell’affitto.
«È stato un primo momento di inchiesta – spiega ai nostri microfoni Luca di Plat – Abbiamo raccolto testimonianze di famiglie che si sono viste arrivare bollette anche di 1200 euro».

Caro bollette, nei quartieri popolari con l’Avvocamper

L’iniziativa prende il nome di “Avvocamper“, perché il mezzo di appoggio di attiviste e attivisti è un camper, che continuerà a girare i quartieri popolari della città, a partire dalla Barca dove farà tappa sabato prossimo.
L’obiettivo però non è soltanto quello di toccare con mano gli effetti del caro bollette o di fornire alle persone degli strumenti di difesa. Il prossimo 8 ottobre, all’interno di Corte 3, il complesso residenziale popolare in Bolognina, si terrà un’assemblea in cui si deciderà come muoversi collettivamente verso un problema drammatico che il prossimo inverno rischia di lasciare al freddo centinaia di famiglie impossibilitate a sostenere costi impazziti.

L’Avvocamper di Plat rientra nella campagna nazionale “Noi non paghiamo“, a sua volta ispirata alle mobilitazioni contro il caro bollette in Gran Bretagna.
Durante l’assemblea dell’8 ottobre verranno discusse le possibili forme di lotta collettiva, tra cui potrebbe esserci anche un’autoriduzione di massa. «Ai nostri banchetti le persone ci dicono che vorrebbero pagare – continua Luca – ma che si vedranno costrette o a non pagare l’affitto o a non pagare le bollette, con il conseguente distacco delle utenze».
Gli avvocati di Plat stanno valutando le possibili strade perseguibili, tra cui appunto l’autoriduzione.

«Noi vogliamo che anzitutto i soldi degli extraprofitti delle multinazionali energetiche vengano subito reinvestite a favore delle persone – sottolinea l’attivista – Parliamo di decine di miliardi di euro che le multinazionali si sono messe in tasca».
Non solo: per Plat è necessario anche lo stanziamento di miliardi di euro per fronteggiare la situazione, dal momento che i bonus messi in campo finora dal governo, come quello da 200 euro una tantum di luglio o quello di 150 euro che arriverà a novembre per i redditi inferiori ai 20mila euro annui, si stanno rivelando del tutto insufficienti. Così come insufficiente sta diventando l’apporto comunale, che nella primavera scorsa ha sopperito al differenziale di diverse famiglie seguite dai servizi sociali.

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