Il protocollo, approvato in giunta il 28 ottobre, prevede la creazione di un programma operativo per prevenire il rischio autolesivo e suicidiario in carcere e nei servizi minorili.
Un accordo tra Regione Emilia Romagna e il Centro di giustizia minorile per aumentare la cura, anche attraverso l’assistenza sanitaria, dei minori detenuti nelle carceri. Un sostegno psicologico e un monitoraggio per impedire che si verifichino atti di autolesionismo o suicidi. Grande attenzione è riservata alle ragazze incinte, e alle problematiche dovute alla combinazione di stato di gravidanza e stato di detenzione.
“Le Ausl -si legge nell’accordo- si dovranno occupare del monitoraggio dei bisogni assistenziali delle minori, con particolare riguardo ai controlli di carattere ostetrico-ginecologico”. Previsto, inoltre, il potenziamento delle attività di preparazione al parto e l’espletamento del parto in ospedale o in altra struttura diversa dal luogo di restrizione.
E sulla situazione attuale del penitenziario minorile del Pratello, interviene Alfonso Paggiarino, direttore della struttura, che afferma che “i ragazzi devono rimanere il meno possibile nelle loro stanze”, esaltando il ruolo delle attività svolte all’interno del carcere.
“Da parte mia -afferma Paggiarino- c’è parere favorevole a far entrare la stampa nel carcere”. Un modo, questo, che permetterebbe di cambiare la reputazione cattiva del Pratello, secondo il direttore della struttura.