Nel decreto del 30 novembre sull’Imu si scopre che anche i cittadini dei Comuni che hanno modificato l’aliquota nel 2012 dovranno pagare. Il sindaco di Budrio Giulio Pierini: “Assurdo, si modifichi nel giro di poche ore. Insostenibile mettere in moto sotto Natale la macchina burocratica per pochi spicci”.

Caos Imu: il sindaco di Budrio promette Chiarezza

È caos totale sull’Imu. Dopo la notizia che i Comuni che hanno modificato le aliquote nel 2013 non riceveranno il rimborso completo da parte del governo, ma dovranno far pagare una quota della differenza ai propri cittadini, nel decreto dell’esecutivo nazionale di sabato scorso si scopre che anche i Comuni che hanno modificato l’aliquota base nel 2012 sono soggetti alla mancata compensazione.
Se il sindaco di Bologna Virginio Merola aveva parlato di “beffa” per i sindaci e per i cittadini, Giulio Pierini, sindaco di Budrio – Comune che rientra nel secondo caso – usa toni ancora più forti: “Faremo le barricate”.
Nella prima ipotesi, ovvero che dovesse pagare solo chi ha aumentato l’aliquota nel 2013, sarebbero stati 5 (compreso il capoluogo) i Comuni del bolognese interessati. Ora invece, secondo le disposizioni del decreto, se ne aggiungono 45 in provincia, oltre 2500 su scala nazionale.

“Nel decreto di ottobre il governo ci ha comunicato quanto ci sarebbe stato trasferito – lamenta Pierini – e noi avevamo inserito in bilancio esattamente quella cifra. Ora bisognerebbe rifare tutto”.
Un duro colpo anche a livello tecnico, come spiega il primo cittadino di Budrio: “Dovremmo attivare un percorso tecnico, informatico, burocratico, organizzarci coi patronati e mettere in moto tutta l’organizzazione solo per pochi spicci. Il tutto tra Natale e l’Epifania”.
Una cosa che Pierini reputa assolutamente assurda, anche per una questione di principio, e per questo chiede che il decreto venga corretto “nel giro di poche ore” e che si trovino in modo diverso le coperture.