«Oggi sfioreremo i mille casi», preannuncia l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, sancendo in questo modo l’entrata della regione Emilia-Romagna, come già era previsto e come sta succedendo anche nel resto d’Europa, nel pieno della quarta ondata della pandemia di Covid. Donini si affretta però a non fare allarmismi, citando i dati dello stesso giorno di un anno fa: 2.371 casi con 73 deceduti, contro i 566 positivi e gli 8 deceduti odierni. L’assessore invita però anche all’attenzione: «abbiamo un Rt che lunedì era 1,23, con una incidenza di 87 su 100.000 abitanti; la prossima settimana arriveremo a ridosso dei 90 punti».

Situazione «ancora sotto controllo», ma la terza dose di vaccino è fondamentale

Fortunatamente, per ora, la saturazione dei reparti ospedalieri non sembra minacciare particolari misure restrittive, né tanto meno il cambio di colore della regione: la situazione ospedaliera, che lo determina in prima istanza, è «ancora sotto controllo; la saturazione nei reparti Covid è del 5,8% sulla soglia prevista del 15%, in terapia intensiva del 4,6% sulla soglia del 10%». In attesa delle restrizioni del Governo, la regione Emilia-Romagna sembra essere propensa a possibili restrizioni, nel caso in cui ci saranno, che riguardino in prima battuta i non vaccinati:  «da sempre- ricorda infatti Donini– sosteniamo che in caso di restrizioni coloro che dovessero avere una vaccinazione completa, visto che rischiano di meno, dovrebbero avere maggiore possibilità di relazione, maggiore libertà». Proprio riguardo ad un possibile lockdown limitato ai non vaccinati, l’assessore afferma che «è una discussione molto aperta; noi comunque ci rimettiamo alle decisioni del Governo».

In ogni caso, Donini lancia un appello «al 10% della popolazione target che non si è vaccinata, perché lo faccia al più presto, perché la quasi totalità delle persone ricoverate nelle terapie intensive sono non vaccinate». Per quanto riguarda, invece, le persone ricoverate nei reparti regolari, attualmente 459, si tratta tendenzialmente di persone anziane con altre patologie, o persone che hanno scoperto di avere il Covid con il tampone necessario per svolgere attività in ospedale. Proprio per mantenere basso il livello di persone ricoverate, soprattutto nelle terapie intensive, la Regione si è organizzata capillarmente per la campagna vaccinale della terza dose (booster): essa, rivolta per direttive nazionali alle persone immunodepresse, ai dipendenti della sanità più soggetti a rischio, e agli over 60, sarà forse diretta, successivamente, anche ai dipendenti pubblici, come il personale scolastico e i care-giver. In regione, inoltre, rientreranno anche gli over 40 che abbiano superato almeno i 6 mesi dalla seconda dose e coloro che si sono vaccinati con Johnson&Johnson, a prescindere dall’età.

A creare la necessità di vaccinare il personale scolastico è soprattutto la situazione dei contagi di questi giorni, che si concentra in particolare modo sui bambini che frequentano le scuole elementari e medie: «l’incidenza di gran lunga superiore ce l’abbiamo tra i 6 e i 13 anni», ribadisce infatti Donini. Nello specifico, tra i 6 e i 10 anni l’incidenza è addirittura di 193 casi su 100.000 abitanti, mentre tra gli 11 e i 13 è leggermente più bassa, con 165 casi su 100.000 abitanti.

Per quello che riguarda la campagna vaccinale, la terza dose potrà essere prenotata dal 22 novembre: «dal 1 dicembre in poi -stima Donini– potremmo mettere in campo potenzialmente una offerta di 20.000-25.000 vaccini al giorno». In questo senso sono tuttavia centrali gli spazi in cui si vaccinerà: «la platea è meno concentrata ma più vasta» ha affermato l’assessore, in riferimento alla possibilità di vaccinarsi anche nelle farmacie (per ora 230 sul territorio regionale, circa il 20%) e nei centri di medicina generale. Non si esclude inoltre l’utilizzo di mezzi mobili, laddove, nelle aree più interne e di montagna, sia più difficile raggiungere i maggiori centri vaccinali. I canali di prenotazione rimangono gli stessi: Cupweb, Cuptel, sportelli Cup, fascicolo sanitario elettronico e chiamata attiva, tramite inviti SMS e chiamate. Si apre inoltre alla possibilità di attivare delle sedute ad accesso libero, senza prenotazione, con la metodologia dell’open-day: tutto dipenderà dall’affluenza delle richieste.

Francesco Manera

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