Dal 20 al 26 febbraio l’iniziativa “Bologna per l’Iran”, organizzata da Comune, Università e Cineteca di Bologna in collaborazione con Joint Cultural Initiative, coinvolgerà alcuni spazi tra Cineteca e DAMSLab con una rassegna cinematografica e di incontri e dialoghi attorno ai temi della libertà, dei diritti umani e della cultura in Iran.
«Credo che ci sia la necessità che le istituzioni si uniscano tutte per far cessare il massacro in Iran – afferma ai nostri microfoni Rita Monticelli, consigliera comunale delegata ai Diritti Umani – Quello che stiamo facendo a Bologna è non soltanto denunciare, ma far vedere anche la cultura incredibile che ha fatto del cinema uno strumento di denuncia e di impegno, e sensibilizzare ancora di più la cittadinanza».

Bologna per l’Iran: Comune, Università e Cineteca insieme in solidarietà al popolo iraniano

L’iniziativa partirà lunedì 20 febbraio alle 17.00 con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023 dell’Università di Bologna, nell’Aula Magna di Santa Lucia, di cui Marjiane Satrapi – artista e intellettuale iraniana – sarà l’ospite d’onore con una lectio magistralis intitolata “The freedom of mind“.
Dopo la cerimonia, alle 20.00, Satrapi sarà al Cinema Lumière, con Gian Luca Farinelli – direttore della Cineteca di Bologna – per introdurre la presentazione del suo film “Persepolis“.

Si proseguirà, il 23 febbraio alle 17.00, con l’incontro “Un regista anticonformista tra Iran e Afghanistan“, un dialogo tra il regista Mohsen Makhmalbaf, Rita Monticelli e i giornalisti Giuliano Battiston, Francesco Strazzari e Huma Saee con la moderazione di Italo Spinelli. La giornata si concluderà alle 20.00 con la proiezione di “Viaggio a Kandhar” in presenza del regista Makhmalbaf.

Nei giorni successivi ci saranno incontri dedicati specificamente alla condizione femminile, come quello del 24 febbraio alle 16.00 con le giornaliste Farian Sabahi e Marina Forti, insieme a Massimiliano Trentin e quello del 25 febbraio alla stessa ora che vede come protagoniste Ginevra Bompiani, Lidia Ravera, Bianca Maria Filippini e Leila Karami.
Nelle giornate dal 24 al 26 febbraio si concentrerà la maratona cinematografica della Cineteca di Bologna che proporrà alcuni tra i più importanti titoli della cinema iraniano e che permetterà di entrare nell’arte ribelle di una nazione ribelle.

Già dagli anni Cinquanta, in Iran, è in atto una repressione che attacca specialmente il cinema, coinvolgendo attori, registi e documentaristi – per la maggior parte donne – in quanto rappresenta un mezzo di libera espressione e di denuncia. Per il popolo iraniano, dunque, i film sono da lungo tempo campi di battaglia e un mezzo popolare in grado di sviscerare la società portandone alla luce tutte le sue ombre.
Le opere scelte per questa rassegna, curata da Ehsan Khoshbakht, sono ribellioni cinematografiche contro l’ingiustizia, la repressione e la negazione della libertà.

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