Bernardine Evaristo è una scrittrice e accademica britannica di origine nigeriana, che, grazie al suo originale romanzo Ragazza, donna, altro (Girl, Woman, Other), tradotto in Italia da Martina Testa, nel 2019 si è guadagnata, ex-aequo con Margaret Atwood, il titolo di vincitrice del Booker Prize.

La traduttrice Martina Testa racconta il libro vincitore del Booker Prize

Martina Testa è traduttrice ed editor per la casa editrice SUR, per cui cura la collana BIG SUR insieme a Dario Matrone. È anche grazie a lei se in Italia possiamo fruire di una gran quantità di letteratura angloamericana, proprio come il caso del libro di Bernardine Evaristo Ragazza, donna, altro, vincitore del Booker Prize nel 2019.

Il romanzo, tramite una prospettiva corale, racconta la storia di dodici donne di etnie diverse, tutte protagoniste: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane; impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender. Cucite insieme come in un arazzo, le loro vite formano un romanzo anticonvenzionale che ripercorre un secolo di storia inglese.

La stessa Martina Testa spiega ai nostri microfoni che si è subito appassionata a questo libro già dopo la prima lettura, poiché traboccante di storia, vita e contraddizioni, ma soprattutto per la visione del mondo corale e plurale: in queste storie gli esseri umani interagiscono in società, collettivamente, e non come una sola coscienza.

Altro elemento accattivante è la forma stilistica inconsueta: è un romanzo in versi, scritto come se fosse un’ opera teatrale, con pochissima punteggiatura. Questa particolarità, secondo la traduttrice, lo rende ancora più affascinante, perché impone al testo un determinato ritmo. In italiano ha quindi dovuto riportare la stessa musicalità, nonostante la nostra lingua sia meno compatta e richieda un numero più elevato di elementi grammaticali rispetto all’inglese.

In ultima battuta, parlando della sua figura professionale di traduttrice, Martina Testa precisa che, secondo la sua opinione, negli ultimi venti anni è andata acquisendo sempre più importanza, visibilità e notorietà, anche grazie alla presenza di un sindacato dei traduttori, e viene molto più percepita in quanto tale all’interno della produzione editoriale contemporanea.

Marta Baldi

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