L’1 e 2 dicembre, presso il centro commerciale Minganti, associazioni e singoli cittadini potranno scambiarsi oggetti, servizi e idee, grazie al progetto in collaborazione con Leggere Strutture, Spazio Aurora e Officine Minganti.
Nelle parole di Valentina Vanjia Suprani, che ha ideato l’evento, insieme ad Alessandra Cussini, project manager di Leggere Strutture (centro culturale che sarà inoltre presente all’evento per barattare consulenze, attività e anche i propri spazi in via Ferrarese 169/a, in cambio di servizi, “Barattiviamoci è una manifestazione intergenerazionale e multiculturale per sperimentare il baratto come bisogno di rinascita e di critica verso la situazione economica di cui siamo protagonisti”.
Non solo oggetti dei più svariati generi quindi, ma anche creazioni personali, prestazioni olistiche, consulenze, servizi e, soprattutto idee, in un weekend che permetterà, a chiunque voglia aderire, di provare un metodo di scambio che esuli dal denaro. Si tratta anche di uno dei tanti eventi di cui si occupa Officine Minganti, per la riqualificazione del quartiere Navile e finalizzati a rendere il suo centro commerciale un punto di riferimento anche culturale e sociale per gli abitanti.
Sono già state predisposte circa 30 postazioni ma sarà possibile partecipare anche all’ultimo minuto o anche solo andare a dare un’occhiata. La presentazione dell’evento sarà alle 11 di sabato 1 dicembre e poi le postazioni diventeranno cooperative a partire dalle 15, fino alle 20 e domenica 2 , dalle 10 alle 19. Tutti gli oggetti che non troveranno una nuova collocazione saranno devoluti a Spazio Aurora, un centro che fornisce assistenza psicologica, psichiatrica e legale, gratuito e immediato, ai minori vittime di abusi, alle loro famiglie e a coloro che hanno subito la scomparsa di un figlio. Il centro ha sede a Cento (FE) e si impegna anche nella sensibilizzazione e nella prevenzione di questi temi attraverso seminari e incontri ( come quelli su disagio, emarginazione e sessualità giovanile, che si tengono a Bologna, in via Gorki 10), nelle scuole e nei quartieri, in collaborazione con insegnanti ed educatori.
Alice Pelucchi