Aziza Brahim – Sahari Glitterbeat records 2019

Aziza Brahim ha raccolto l’eredità Mariam Hassan, indubbiamente la più grande e fedele interprete della tradizione sonora saharawi, con tutta la toccante poetica di lotta di un intero popolo, che da 44 anni urla al mondo la propria voglia di indipendenza, dall’occupazione da parte del Marocco dei territori del Sahara Occidentale.

Aziza Brahim è nata e cresciuta in un campo profughi algerino al confine dei territori occupati; è stata segnata da difficoltà scoraggianti e dalla ferma volontà di proseguire nella lotta, che coinvolge anche i più piccoli, fin dalla tenera età. La musica della Brahim, riflette sia il dolore che la speranza di questo popolo. Le sue liriche sono lo sviluppo naturale delle poesie di sua nonna,grande poetessa saharawi, ascoltate da bambina che le hanno trasmesso forza e speranza unitamente a una vocalità intensa ed evocativa.

“Sahari” album di prossima pubblicazione,quarto lavoro dell’artista nordafricana, esce dopo “Soutak” del 2014, e il seguente “Abbar El Hamada” del 2016, pubblicati entrambi per l’ottima etichetta tedesca Glitterbeat. Questa nuova prova, conferma quanto di buono avevamo già ascoltato nei precedenti lavori. La produzione di “Sahari” è stata affidata ad Amparo Sànchez, ex band leader degli Amparanoia, che ha guidato l’artista in un sound che aumenterà la fruibilità di ascolto dando al progetto una rilevanza internazionale che aiuterà indubbiamente la Brahim a farsi conoscere maggiormente.

“La normalizzazione dell’ingiustizia è qualcosa che i saharawi conoscono bene” ha dichiarato recentemente l’artista “affrontandolo nelle canzoni sto cercando di combattere contro i pregiudizi di alcuni leaders; tutti vediamo notizie tragiche causate dalle politiche dei governi reazionari,naturalmente questo ha influenzato la scrittura dei testi dell’album”

Uno Dei brani più potenti di Sahari, è “Ard El Hub”: è un grido di dolore e di rabbia da parte di qualcuno che è intrappolato nel flusso dell’esilio, un testo che è una elaborazione di una poesia di Ziam Alal un grande poeta saharawi.

“LA MIA PATRIA , LA TERRA DELL’AMORE/ LA CULLA DELLA MIA INFANZIA/A TE SORGONO I DESIDERI/CHE ABBRACCIANO IL CIELO”

Nell’immagine di copertina c’è una bambina che posa come ballerina in un luccicante tutu bianco. È una scena d’infanzia comune, ma è capovolta. Non è una privilegiata e lo sfondo non è una confortevole casa di periferia. È un’esiliata, non vive da nessuna parte vicino alla sua patria e dietro di lei si trovano le tende e gli edifici di un campo profughi. C’è un deserto a terra e sopra un cielo in fiamme. Eppure, anche in questa desolazione, c’è una speranza. Lei crede in un futuro migliore.