Viaggi in auto blu non consentiti da una delibera regionale, che impone invece l’uso di mezzi pubblici. Sono costati 118mila euro gli spostamenti dell’ex assessore regionale Muzzarelli, ora sindaco di Modena. Il consigliere Favia alla carica presenta un esposto e chiede le dimissioni.

Si torna a parlare di sprechi ed irregolarità in Regione ed a farlo è il consigliere Giovanni Favia. L’ex 5 Stelle accusa il neo sindaco di Modena ed ex-assessore regionale, Gian Carlo Muzzarelli, di aver commesso delle irregolarità in merito ai rimborsi per le spese di viaggio.
“Voglio delle risposte dalla giunta – dichiara Favia – non solo per le responsabilità di Muzzarelli ma anche sulla responsabilità degli uffici regionali che hanno ritardato con continue proroghe l’accesso agli atti”.  
Il consigliere ricorda di aver presentato la prima richiesta alla giunta in merito alla questione dei rimborsi spese relativi a tutti gli assessori regionali lo scorso novembre, ma solo adesso, a fine giugno, è riuscito ad accedere agli atti.

Venendo ai dati raccolti, Favia denuncia fatture con importi stellari, documenti mancanti su kilometri percorsi, orari e tratte effettuate, spese viaggio per le trasferte romane mai inferiori ai 50 euro. Elementi che andrebbero a giustificare una quota di spese trasporti pari a 118mila euro rimborsate all’ex assessore. Una cifra seconda solo a quella del Presidente della regione Emilia e Romagna Vasco Errani.

Ad aprile Favia presenta un’interrogazione in merito ai dati delle spese di viaggio. Un mese dopo, l’8 maggio, mentre il consigliere presenta una richiesta di accesso ai dati, negli stessi giorni l’ex assessore Muzzarelli, in campagna elettorale per le elezioni mucicipali di Modena, viene coinvolto in una polemica in merito ad un elevato utilizzo delle cosidette auto blu, per una cifra di 109 mila euro nel 2013. In quell’occasione Muzzarelli si era difeso legando l’elevato utilizzo delle auto a noleggio al suo ruolo di assessore delle Attività produttive che lo portava a girare su tutto il territorio regionale e rassicurando sul fatto nelle sue fatture non si sarebbero trovate “cene di lussi o viaggi impropri”. Affermazioni che, secondo Favia, verrebbero smentite dai dati.

Sulla somma totale di spese trasporti per il 2013 di Muzzanelli, il 25,3% dei viaggi totali avrebbero riguardato il tragitto casa-lavoro coperto con l’utilizzo di auto NCC (noleggio con conducente). “Un utilizzo- commenta Favia- che, per quanto stabilito dalla delibera n° 857 del giugno 2010, l’ex assessore non poteva fare perchè per il tragitto casa-lavoro il rimborso sarebbe stato valido per l’utilizzo di mezzi pubblici o per l’utilizzo della propria auto”. In merito ai viaggi lungo il territorio regionale il dato più rilevante è quello relativo ai tragitti verso Modena, un 24% del totale, una quota che non avrebbe compreso, secondo lo studio portato avanti dal consigliere, i territori coinvolti dal sisma del 2012 che rappresenterebbero un 20% del totale.
Inoltre lo studio riporta i dati sui viaggi romani. A Roma l’assessore sarebbe andato 10 volte in treno ed effettuando un tragitto interno di pochi kilometri in auto blu, pagando, come hanno fatto anche altri assessori regionale per via di una convenzione stabilita tra la capitale e la regione, la somma fissa di 50 euro.  

Oltre a denunciare la gestione della politica di riduzione delle spese in auto blu, che nel 2013 ha visto un aumento per noleggio di auto con conducente, il consigliere ha dichiarato che non demorderà sulla questione dei rimborsi pazzi  dell’ex assessore e che porterà il caso davanti alla Corte dei Conti.  

Michela Sartini