«Se noi prendiamo tutta le opere di Pasolini dalla prima poesia che scrisse fino all’ultimo film, Salò e le 120 giornate di Sodoma, se le prendiamo tutte e le disponiamo secondo cronologia noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni».
Con questa citazione viene raccontato Pier Paolo Pasolini da Ascanio Celestini, uno dei protagonisti della rassegna organizzata da ERT/ Teatro Nazionale in occasione del centenario della nascita del poeta, scrittore e regista, avvenuta a Bologna il 5 marzo del 1922. Da martedì 1 a domenica 6 marzo sei giorni di appuntamenti, che riportano Pasolini, uno degli intellettuali più complessi e preziosi del secondo Novecento a teatro, attraverso la visione di alcuni importanti artisti italiani e studiosi.
Bologna ricorda Pasolini a 100 anni dalla sua nascita
Questa serie di eventi viene inaugurata con lo spettacolo teatrale Bimba ’22. Inseguendo Betti e Pasolini, in la grande attrice Elena Bucci veste i panni della cara amica del poeta, Laura Betti. La rappresentazione sarà in scena dall’1 al 6 marzo nella sala Thierry Salmon del Teatro Arena del Sole.
Ma da stasera fino al 3 marzo sarà anche possibile assistere al DAMSLab | Teatro La Soffitta allo spettacolo Questo è il tempo in cui attendo la grazia, a cura del giovane regista italiano Fabio Condemi, vincitore del Premio Ubu per la Migliore regia 2021, e interpretato da Gabriele Portoghese, Premio Ubu come Miglior attore e performer 2021, in cui la biografia di Pasolini viene raccontata tramite le sue sceneggiature. Questo fa parte del progetto La Soffitta per Pasolini a cura di La Soffitta/DAMSLab, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.
Mercoledì 2 si terrà l’incontro Pasolini in scena presso il DAMSLab / Auditorium alle ore 17.00. Intervengono gli artisti protagonisti della settimana, Elena Bucci, Ascanio Celestini (in collegamento web), Fabio Condemi e con loro anche i professori Marco Antonio Bazzocchi, Elena Cervellati, Gerardo Guccini e Rossella Mazzaglia, il direttore di ERT / Teatro Nazionale Valter Malosti, Roberta Paltrinieri (Responsabile Scientifico DAMSLab), Domenico Staiti (Responsabile Scientifico DAMSLab) ed Enrico Vicenti, Segretario Generale Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. L’incontro è parte di Pier Paolo Pasolini 1922/2022 a cura di ERT e La Soffitta per Pasolini nel centenario della nascita a cura di La Soffitta/DAMSLab, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.
Dal 4 al 6 marzo sarà portato in scena, nella sala Leo de Berardinis del Teatro Arena del Sole, Museo Pasolini, il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini. «In questa rappresentazione» ci racconta Celestini «è presente una sorta di gioco, per cui lo spettatore si trova davanti una storia che procede in ordine cronologico intrecciando lo sguardo di Pasolini con gli eventi e le tragedie del secolo scorso».
Non manca un omaggio al cinema di Pasolini con il film Mamma Roma: è proprio Celestini a presentarlo venerdì 4 marzo alle ore 17.30 presso il Cinema Lumière, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, a introdurlo sarà lo studioso Marzio Badalì. A proposito del rapporto tra Pasolini e il cinema, Celestini ci invita a considerare come adottare questo nuovo linguaggio è proprio del carattere assolutamente moderno di Pasolini che «ci parla dell’opportunità, dell’obbligo di prendere lo sguardo, ma anche la lingua dell’altro».
Infine sabato 5 marzo l’attore romano è ospite del Liceo Galvani di Bologna, per condivide con gli studenti alcuni momenti vissuti durante la produzione del film documentario Museo Pasolini, che va in prima visione lo stesso giorno su Rai 5 alle 21.45 con replica il sabato 12.
Le programmazioni di spettacoli dedicati a Pasolini di ERT / Teatro Nazionale e della Soffitta / DAMSLab sono rispettivamente curate da Valter Malosti (direttore ERT) e dai Prof. Elena Cervellati, Gerardo Guccini, e Rossella Mazzaglia.
Per maggiori informazioni, consultare il sito del Teatro Arena del Sole.
ASCOLTA QUA L’INTERVISTA AD ASCANIO CELESTINI: