Dal 10 al 18 aprile va in scena a Bologna la terza edizione di CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing arts, a cura di Leggere Strutture Art Factory, ospitato il 10,11,17 e 18 aprile al Teatro Dehon, centro sinergico di idee e progetti sulla giovane danza contemporanea; e domenica 14 aprile, al Parco 11 Settembre per lo spettacolo in urbano Terzo Compendio, performance di integrazione e disabilità.

Crudo Festival, la terza edizione al Teatro Dehon

Il Festival nasce per dare spazio ad artisti emergenti del panorama della danza contemporanea nazionale ed internazionale. Ha l’obiettivo di portare in scena nuove energie creative che intraprendono un percorso innovativo ed esperienziale, con tecniche e focus inediti.

Il sottotitolo di questa edizione è GENERARE, dedicato ad un evento speciale: il lancio della campagna di raccolta fondi per la realizzazione di un nuovo centro artistico e culturale promosso da Leggere Strutture.

Per questo motivo le serate del Festival sono introdotte da artisti di eccellenza nel mondo musicale del territorio, come cameo di apertura ad omaggiare e sostenere la realizzazione del progetto. Uno su tutti quello che aprirà il festival, mercoledì 10 Aprile alle 21 al Teatro Dehon, da parte del direttore d’orchestra e violinista Valentino Corvino, ma anche altri noti artisti come Cristina Renzetti (cantante e autrice) l’11 aprile, Guglielmo Pagnozzi (musicista) il 17 aprile e l’ultima serata con l’interprete Cristina Zavalloni.

Generare ha anche il significato di valorizzare nuove produzioni, con particolare attenzione alle compagnie, coreografi e danzatori del territorio con l’intento di creare delle connessioni importanti tra la città e gli artisti.

L’edizione 2024, vede esibirsi nomi di una certa caratura, tra i tanti Carlo Massari, che il 18 aprile al Teatro Dehon chiuderà il festival in una stimolante riflessione coreutica sul tema della metamorfosi, portando avanti la volontà del festival di superare i confini del tradizionale ambito rappresentativo, abbracciando gli orizzonti di un “teatro” più vasto ed orientato ad una diversa ricerca estetica ed espressiva.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MATTIA GANDINI DI LETTERE STRUTTURE: