Se volete passare una serata all’insegna della comicità irriverente sabato 26 marzo alle ore 21 si terrà al Teatro Dehon lo spettacolo “Rìding Tristocomico” di e con Arianna Porcelli Safonov. Un reading show in cui saranno portati in scena una serie di monologhi di satira sociale, alcuni inediti, altri classici del repertorio dell’attrice che, riuniti, costituiscono un’invettiva arguta e ironica alla nostra società.

Arriva a Bologna la comicità di Arianna Porcelli Safonov

Arianna Porcelli Safonov è un’attrice comica, conduttrice di format TV e live, autrice di monologhi di stand-up comedy e cabaret; ha inoltre un blog Madame Pipì, in cui tramite dei racconti umoristici, restituisce il suo sguardo irriverente sul mondo; ha scritto anche due libri per Fazi Editore, Fottuta campagna e Storie di matti.

Nello spettacolo che si terrà al Teatro Dehon, l’attrice sarà per due ore sola sul palco, semplicemente in compagnia di un leggio ed un microfono, alla ricerca di un superamento della quarta parete teatrale per trovare un contatto e un senso di unione con il pubblico al quale racconterà quelle che lei stessa definisce «storie di ordinaria follia: si riderà di cose che accadono a tutti».
I temi che saranno trattati nello spettacolo sono molteplici, andando a rispecchiare quello che è il panorama variegato che costituisce la nostra contemporaneità. Protagonista centrale sarà il cittadino urbano, in tutte le sue sfaccettature e in tutte le questioni che lo coinvolgono, dalla geopolitica all’iperdigitalizzazione, andando a toccare tutti quelle abitudini e tendenze che «ci hanno reso persone a volte ridicole».

Il Rìding Tristocomico si presenta come un progetto missionario la cui missione è accendere piccoli focolai di sommossa intellettuale, che risveglino le menti dall’attuale mondezza mediatica, politica e culturale. Ci spiega Arianna Porcelli Safonov: «L’obiettivo è quello di ridare vigore al pensiero critico, ad un pensiero proprio e ragionevole, contro la propaganda ridicola e dequalificante prima di tutto perché rivolta a chi poi dovrà votare». In questo contesto la risata arriva inaspettata, assume la forma di uno schiaffo e ha valenza catartica: tramite di essa si purifica la mente che ha ripreso così a ragionare.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ARIANNA PORCELLI SAFONOV: