Giovedì 20 dalle 16 alle 19 la scuola d’italiano Aprimondo festeggerà l’arrivo dell’estate e la nuova sede. Dal Centro Poggeschi la scuola si sposterà alla Biblioteca Amilcar Cabral. Sede nuova ma i progetti di sempre per l’integrazione e la multiculturalità.

Un’estate di trasloco per la scuola d’Italiano Aprimondo che lascia la sua sede storica in via Guerrazzi per spostarsi in Porta San Mammolo alla Biblioteca Amilcar Cabral. Un nuovo inizio per un’associazione storica della nostra citta che da più di vent’anni si dedica all’insegnamento dell’italiano ai migranti.

“Nonostante ci siano delle normative che richiedono l’apprendimento dell’italiano ai migranti che richiedono il permesso di soggiorno ancora molte amministrazioni locali non fanno abbastanza per una necessità che è sempre più pressante nel nostro territorio nazionale” ci spiega Fabrizio Crasta della scuola Aprimondo.

“Cerchiamo sempre di insegnare la lingua con metodi orizzontali diversi da quelli che caratterizzano la didattica tradizionale. La nostra scuola da quando padre Fabrizio Valletti la fondò è andata avanti tramite la linfa di molti volontari. Ma ci sono delle spese strutturali da cui non si può prescindere quando si ha una scuola. Per questo credo che il nostro sia un impegno politico per poter far fronte a una situazione difficile a una necessità che la nostra società ha, anche se spesso le istituzioni non mettono l’impengno necessario per poter far fronte ai disagi e ai bisogni di chi arriva nel nostro Paese”.