Non c’è solo la vertenza Saeco a preoccupare per l’occupazione sull’Appennino bolognese. Le lavoratrici dell’albergo residenziale per anziani Sassocardo di Porretta entrano in agitazione dopo non aver percepito lo stipendio per mesi e viste le strane manovre della dirigenza. La Cgil: “Cessione di un ramo d’azienda mascherata per avere agevolazioni del Jobs Act”.

Appennino Bolognese: dopo la Saeco anche la Sassocardo

Non c’è solo la vertenza Saeco a preoccupare l’Appennino bolognese, dove sembra che l’occupazione stia franando.
Domani mattina le lavoratrici dell’Albergo Residenziale Sassocardo di Porretta Terme protesteranno insieme alla Fp-Cgil con un volantinaggio, nel corso di un presidio davanti alla struttura. L’iniziativa segue la denuncia all’Ispettorato del Lavoro per la mancata retribuzione di diversi stipendi, che si va ad aggiungere ad una situazione societaria non chiara, già oggetto di una interrogazione in Assemblea Legislativa Regionale nei giorni scorsi.

La struttura avrebbe chiesto alle proprie dipendenti di firmare delle dimissioni volontarie per farsi assumere da una cooperativa di facchinaggio proveniente da Milano, la Mondial Service, con la promessa di essere assunte a tempo determinato per sei mesi per poi passare a tempo indeterminato.
Giusto il tempo per ottenere tre anni di sgravi contributivi come previsto dal Jobs Act“, osserva la Cgil, che fa sapere anche che diverse lavoratrici si sono rifiutate di firmare e hanno deciso di attivare un percorso con il sindacato.

Queste lavoratrici sono state messe in ferie forzate – racconta ai nostri microfoni Simone Raffaelli di Fp-Cgil – procedura discutibile, visto che con il personale rimanente (meno di 20 persone) non è assolutamente possibile coprire l’intero turno, a meno che non si decida di derogare ai riposi previsti per legge o non si assuma nuovo personale”.
Gli incontri chiesti all’Albergo Sassocardo sono stati fatti saltare, lamenta il sindacato, spesso all’ultimo momento o senza rispondere alle comunicazioni sindacali.

Di qui la proclamazione dello stato d’agitazione del personale e l’auspicio di riuscire ad incontrare la direzione dell’Albergo Residenziale Sassocardo almeno presso la Prefettura di Bologna.
“Il passaggio del personale a Mondial Service – osserva Raffaelli – doveva essere comunicato alla rappresentanza sindacale, fosse esso un appalto oppure una cessione di ramo d’azienda”.