L’ipoacusia corrisponde a una perdita dell’udito che può essere generata da diverse cause. In alcuni casi è congenita, esistente fin dalla nascita, in altri si può sviluppare col tempo, in seguito a patologie, infezioni o altri traumi all’apparato uditivo. Proprio tra queste, tante volte si cela l’inizio di una perdita di udito, che può essere subdola e quasi irrilevante nei primi tempi.

In alcuni casi la perdita dell’udito può essere improvvisa e drastica, altre volte, invece, è più graduale, impercettibile, almeno fino a quando non ci si rende conto di non riuscire più a sentire come prima o che si ha più difficoltà a decifrare quello che le persone di fronte dicono, se non leggendo il labiale.

In tutto questo, la diagnosi preventiva è senza dubbio l’arma migliore per difendersi da una ipoacusia incalzante. Controlli regolari, esami audiometrici a cui sottoporsi regolarmente dovrebbero essere un’abitudine, insieme a tanti altri esami di routine.
Ma questi, appunto, vengono spesso presi sottogamba. In questi casi, l’unica via d’uscita per riuscire a ripristinare buona parte dell’udito perso, spesso è ricorrere all’utilizzo di apparecchi acustici.

Molti di questi vengono prescritti dall’otorinolaringoiatra, dopo la visita specialistica. Spesso, se il problema costituisce causa di invalidità, si può anche beneficiare di contributi ASL per l’acquisto dell’apparecchio presso il rivenditore di fiducia convenzionato o anche sul sito di qualche centro specializzato.

Ma da cosa dipende una perdita di udito tale da rendere necessari gli apparecchi acustici?
Spesso è l’avanzare dell’età a causare la perdita dell’udito, ma in altri casi le ragioni per cui si verifica sono infezioni o malattie, ma anche condizioni ambientali, stile di vita o lavoro. Approfondiamone qualcuna.

Ipoacusia di percezione

Tecnicamente l’ipoacusia di percezione si riferisce a quella perdita di udito causata dal rumore, come quello che può accadere per ragioni di lavoro; in una industria metalmeccanica, ad esempio, in una falegnameria, ecc., l’esposizione prolungata a rumori forti senza le giuste protezioni può a lungo andare danneggiare udito.
L’inquinamento acustico è una delle cause più frequenti di ipoacusia e non va trascurata, né confusa con la perdita temporanea di udito legata, magari, a un rumore eccessivamente violento e improvviso.

Vale la pena, quando si vive in un contesto simile, sottoporsi a controlli periodici sempre per verificare che il livello dell’udito sia buono. In queste circostanze, oltre agli esami di routine, può tornare utile impiegare strumenti di protezione acustica, come cuffie o tappi per le orecchie.

Presbiacusia

Tra le cause più diffuse di ipoacusia c’è sicuramente il trascorrere del tempo e l’avanzare dell’età. Ma a questo si possono aggiungere altre concause, come il diabete, il colesterolo, la nicotina.

Di solito l’insorgenza della presbiacusia non è improvvisa, ma molto lenta. Può iniziare semplicemente con una minore percezione dei suoni più acuti o con una difficoltà ad ascoltare gli interlocutori in un contesto rumoroso. In questi casi agire tempestivamente aiuta ad arginare il problema sul nascere, evitando una sua degenerazione e un eventuale isolamento sociale da parte di chi ne viene colpito, con inevitabili ricadute anche a livello psicologico. Anche in questi casi, la soluzione migliore è ricorrere all’utilizzo di apparecchi acustici.

Malattie e infezioni

Anche le infezioni possono causare un abbassamento dell’udito. Accade quando si è raffreddati, ma, per alcuni tipi di virus o batteri, come morbillo o scarlattina, le conseguenze possono essere permanenti.
L’otosclerosi è un altro esempio di malattia che può compromettere l’udito, perché coinvolge gli ossicini dell’apparato uditivo, alterandone la funzionalità. 

Oltre a queste si aggiungono anche l’ereditarietà, la perdita di udito causata anche da consumo eccessivo di alcol, farmaci e altre occasionali ragioni che possono abbassarne irrimediabilmente le capacità rendendo necessario il ricorso agli apparecchi acustici.