Un anno fa l’elezione di François Hollande a Presidente della Francia suscitò molte speranze di un’inversione di rotta nelle politiche di austerità imposte dall’Europa. Qual è il bilancio dopo un anno di mandato?
Il bilancio di François Hollande dopo un anno di mandato
Come ci racconta Francesco Saraceno, economista all’Osservatorio Francese sulla Congiuntura Economica dell’Università di Parigi “SciencePo” , proprio in questi giorni la Francia sta varando una legge di bilancio che si annuncia come la più dura da moltissimi anni: 20 miliardi di euro in tutto, di cui 14 di tagli e 6 di maggiori entrate. Una legge che colpisce tutti i settori dello Stato francese, salvo quelli che si occupano di educazione e di lavoro, e che indica che la Francia ha rinunciato ad opporsi all’austerità imposta dall’Europa. Questa finanziaria è solo l’ultimo pezzo di un anno di governo passato all’insegna dell’austerità economica.
Secondo Francesco Saraceno i propositi di François Hollande erano sinceri, e realmente il Presidente francese intendeva riunire gli stati europei per proporre un’alternativa alle politiche economiche europee. Probabilmente i socialisti francesi sono stati fermati dalla paura di rimanere anche loro vittime degli attacchi speculativi che hanno colpito l’Italia e altri paesi la scorsa estate. Saraceno ritiene anche che questo sia stato sbagliato, poiché se le politiche anti-austerità fossero state portate avanti da più paesi non sarebbero cadute sotto i colpi della speculazione.
Dopo l’esperienza francese è possibile pensare veramente a un’alternativa all’Europa dell’austerità? Per Saraceno l’Europa è in mezzo a un guado, da una parte ha gli svantaggi di un’unione monetaria senza avere i vantaggi di una grande economia integrata. Data la situazione, le possibili uscite sono due: o si torna alle monete nazionali, mantenendo accordi di libero scambio in Europa; oppure si procede verso una vera unione monetaria e federale dove ci siano i meccanismi che impediscano le tensioni tra i paesi che si sono mostrate negli ultimi 10 anni.
Lorenzo Battisti