Questa mattina si è svolto, dalle 10 alle 12 davanti alla Prefettura a Bologna, il presidio di Cgil, Cisl e Uil per chiedere con urgenza al governo il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Sono circa seimila, fra Bologna e provincia, i dipendenti di aziende interessate da ammortizzatori in deroga.
Nella mattina di oggi, davanti alle Prefetture di Bologna e di tutta la Regione, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato dei presidi con l’obiettivo di incontrare i prefetti per porre al governo la necessità che vengano effettuati i decreti di copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali in deroga. Ammonta a 1 miliardo e 600 milioni di euro il finanziamento previsto dalla legge di stabilità per il 2014, che però né il governo Letta né il governo Renzi hanno effettuato.
Una delegazione di rappresentanti sindacali è stata ricevuta da rappresentanti della Prefettura di Bologna, che hanno garantito che si sarebbero fatti portavoce con il governo delle richieste di Cgil, Cisl e Uil. “Hanno già attivato i percorsi nei confronti del governo perché venga effettuato immediatamente il decreto legge – spiega ai nostri microfoni Antonio Mattioli della Cgil – i prefetti hanno condiviso la necessità di affrontare il problema, perché l’effetto che si produrrebbe in questa Regione è un trauma sociale insostenibile”. Sono infatti circa quattromila, fra Bologna e provincia, i dipendenti di aziende interessate da ammortizzatori in deroga. Un numero a cui potrebbero sommarsi altri duemila lavoratori di ditte a rischio crisi. Nell’intera Regione, sono invece circa 42mila i lavoratori interessati.
Nei giorni scorsi, alla presenza del Presidente Errani, è stato raggiunto l’accordo tra tutte le parti sociali, le istituzioni locali e la Regione Emilia Romagna, per la proroga dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Accordo che proroga le condizioni convenute con l’intesa sottoscritta in Regione lo scorso 23 dicembre. “Quello che manca sono i decreti del governo per il finanziamento – sottolinea Mattioli – se non c’è il finanziamento immediato, a giugno non ci sarà più nessuna copertura”.
L’annunciata riforma degli ammortizzatori da parte del governo non può rappresentare un alibi o un impedimento alla realizzazione del decreto di copertura finanziaria: “se qualcuno pensa che prima della riforma non si finanzi la deroga non ha capito niente – avverte Mattioli – noi pensiamo che ci sia bisogno di riformare gli ammortizzatori, come Cgil abbiamo fatto una nostra proposta. Nel periodo di transizione tra la situazione in essere e la riforma c’è bisogno di dare una copertura – conclude il sindacalista – perché c’è gente che rischia davvero la fame”.
Andrea Perolino