Giovedì 28 marzo torna “N-word. Traiettorie nella galassia afroamericana”, la rassegna organizzata dall’Istituto Parri per esplorare l’identità culturale del popolo afroamericano. In questo settimo appuntamento al centro la storia e le ideologie alla base del Black Panther Party con la presentazione del libro “Pantere nere, America bianca” (Ombre Corte, 2023) di Bruno Walter Renato Toscano.
Razza, classe e genere nell’attivismo delle Pantere nere
Studente di dottorato in storia contemporanea presso l’Università di Pisa e cultore della materia in “Studi intersezionali di genere”, Bruno Toscano in “Pantere nere, America bianca” ha voluto «ricostruire la storia e le diverse ideologie politiche che hanno animato il partito delle Pantere nere, questa organizzazione importantissima per la storia afroamericana». Il Partito delle Pantere nere, celebre per la difesa in armi della comunità afroamericana dalla violenza della polizia e simbolo del lungo Sessantotto, per molto tempo è stato considerato dai media e dalle autorità statunitensi al pari di un gruppo terroristico o criminale.
Non solo media e autorità, ma anche la ricerca storica spesso ha analizzato il movimento «tagliando via delle complessità di fondo», come la sua capacità di mobilitare attivisti contro i paradossi del sistema capitalista statunitense e di denunciare l’emarginazione delle minoranze, riuscendo a dialogare con le organizzazioni della nuova sinistra così come con il movimento per i diritti civili e i nazionalisti neri.
«Il libro tratta delle vere origini ideologiche e politiche del primo nucleo nato ad Oakland nel 1966, fino alla sua dissoluzione – spiega l’autore – per analizzare la storia di questo movimento a partire da un’analisi centrata sulla questione di genere, di razza e di classe dell’organizzazione, vedere come si sono posti su questi aspetti». Ripercorrendo la storia e l’ideologia del Black Panther Party a partire dai suoi protagonisti, Toscano fa emergere come il rapporto tra classe, razza e genere si sia stato proprio il fondamento dell’attivismo dell’organizzazione, per una rivoluzione sociale che avrebbe dovuto soddisfare i bisogni più profondi degli emarginati.
Un’oppressione che appartiene ancora al presente
«L’idea di fondo di questo libro è partita guardando all’attualità, ai continui scontri che alimentano gli Stati Uniti a partire dalla linea del colore – ricostruisce Toscano – questa costante lotta nei confronti delle violenze della polizia, che purtroppo risultano essere ancora la quotidianità negli Stati Uniti», testimone il movimento Black Lives Matter, nato nel 2013 in seguito all’assoluzione di George Zimmerman, che aveva sparato al diciassettenne afroamericano Trayvon Martin provocandogli la morte.
Una storia di violenza incessante che esplode ancora una volta nel 2020, quando, a seguito dell’omicidio di George Floyd da parte della polizia, negli Stati Uniti e in tutto il mondo si sono verificate proteste pacifiche.
La ricostruzione storica in “Pantere nere, America bianca” è importante per riflettere sulle oppressioni che ancora pervadono il mondo contemporaneo, «è una storia che ci racconta molto del passato, però ci racconta anche il nostro presente – sottolinea Toscano – questi conflitti non sono stati superati, si riscontrano costantemente nei dibattiti politici odierni, anche in vista delle prossime elezioni».
Giovedì 28 marzo alle 18.30 “Pantere nere, America bianca” verrà presentato presso la Sala Berti dell’Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20. Con l’introduzione di Simone Vivaldi, l’autore dialogherà con il giornalista e scrittore Carlo Babando sul Partito delle Pantere nere e sul rapporto con la comunità nera e la società americana a partire dagli anni ’60. A seguire, dalle 21.00, l’appuntamento si sposta al Gallery16 in via Nazario Sauro 16/a per un dj set a tema curato da Livio Pagani.
ASCOLTA L’INTERVISTA A BRUNO TOSCANO: