«Se gli storici del futuro vorranno capire quale fu il punto di svolta della guerra, dovranno arrivare in quel tratto del Volga, immaginarsi un soldato seduto ai piedi della roccia e provare a figurarsi cosa stava pensando».
Vasilij Grossman, il giornalista sovietico che per mille giorni seguì l’Armata rossa, prima raccontando la disperata resistenza dell’Unione sovietica e poi il contrattacco nei confronti dei nazisti, con queste parole ha sintetizzato la Battaglia di Stalingrado, uno dei momenti chiave della Seconda guerra mondiale. 

Stalingrado è un momento di cerniera fra la rovinosa ritirata a cui fu sottoposto l’esercito sovietico dopo la trionfale avanzata dei nazisti iniziata nel 1941 e la possibilità di una vittoria. Questa battaglia durata dal settembre del 1942 fino alla capitolazione della sesta armata del feldmaresciallo tedesco Paulus nel febbraio 1943, ha creato una nuova forma della guerra totale: sulle rive del Volga si combatté fra le macerie e le rovine delle case, nelle fogne, in cielo.

La battaglia di Stalingrado: lo speciale di Vanloon

A ottant’anni dalla fine di quella battaglia, diventata uno dei simboli dell’antifascismo, Vanloon si è interrogato su come parlare di una guerra del passato mentre ne è in corso, negli stessi luoghi, un’altra: infatti oggi gennaio 2023 la Russia non ha cessato la guerra contro l’Ucraina. Parole come antifascismo, patria, denazificazione sono totalmente sconvolte dallo scenario della guerra di Putin e sembrano così lontane da un certo immaginario antifascista. 
Come sono cambiate le parole pace e guerra? Quali sono i luoghi e i confini delle guerre passate e presenti? Sotto una certa confusione lessicale non abbiamo risposte semplici da propaganda o da talk show, ma solo un sacco di domande.

Per questo speciale sono stati con noi i seguenti storici e storiche: Antonella Salomoni, Andrea Santangelo, Giovanni Savino e Andrea Borelli, che ringraziamo ancora per la chiarezza con la quale hanno raccontato storia, memoria  e attualità di Stalingrado. 
Nell’arco delle quattro puntate vi abbiamo letto degli estratti da Vasilij Grossman, Stalingrado, Adelphi, 2022. 
Svetlana Aleksievic, La guerra non ha un volto di donna. L’epopea delle donne sovietiche nella Seconda guerra mondiale, Bompiani, 2022. 
Ultime lettere da Stalingrado, Einaudi, 1950. 
Il nostro racconto si è articolato attraverso quattro parole chiave: Invasione, Resistenza, Contrattacco e Memoria

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