La questione del personale continua ad essere un problema in un sistema sanitario già provato dalla pandemia. Ed è per questo che, dopo un tentativo di conciliazione fallito, il Sindacato Generale di Base (Sgb) ha proclamato il blocco degli straordinari al Policlinico Sant’Orsola. «Molti reparti sono sotto organico – spiega ai nostri microfoni il sindacalista Michele Cirinesi – e i carichi di lavoro sono aumentati». Di fronte al rifiuto da parte dell’azienda di assumere nuovo personale, è scattato dunque il blocco.

Il blocco degli straordinari al Sant’Orsola

Lavoratrici e lavoratori denunciano la pesantezza di svolgere sempre più frequentemente i doppi turni, specie col sistema di “banca ore” in vigore, che non permette il riposo. Le ore di lavoro in eccesso, infatti, vanno ad accumularsi senza essere retribuite, ma dovrebbero essere recuperate in seguito. Ciò che Sgb denuncia è che l’attuale organizzazione del lavoro non consente il recupero e lavoratrici e lavoratori rischiano di “regalare” quelle ore all’azienda o di portarsele dietro fino alla pensione.

«L’azienda dice che non può assumere più di tanto – osserva Cirinesi – Esiste una graduatoria concorsuale da cui si potrebbe attingere personale, ma non si vuole assumere perché non ci sono i soldi che la Regione deve stanziare e le assunzioni avvengono col contagocce, in base alle esigenze che la Regione stessa mette sul campo».
La Regione Emilia-Romagna da almeno due anni sta vivendo un grosso problema col bilancio in sanità. I buchi che si sono prodotti ammontano a centinaia di milioni di euro e l’assessore regionale Raffaele Donini ha ingaggiato da tempo un braccio di ferro coi diversi governi per vedersi ripagate le spese extra dovute alla pandemia.

«Il problema non è solo la pandemia – specifica però Cirinesi – perché il problema c’era anche prima e riguarda l’organizzazione del lavoro».
Secondo il sindacalista di Sgb, negli ospedali pubblici si registra una vera e propria fuga di personale che non regge i ritmi e passa al privato o addirittura espatria, dove le remunerazioni sono quasi il doppio di quelle praticate nel nostro Paese.
La carenza di personale e l’eccessivo carico sulle spalle di lavoratrici e lavoratori produce inevitabilmente un impatto sulla qualità del servizio stesso, per questo Sgb ha deciso di dire basta.

Dopo un primo volantinaggio che si è già tenuto la settimana scorsa, il prossimo 9 febbraio, alle 11.00, di fronte all’entrata del Policlinico Sant’Orsola in via Massarenti 9, si terrà un presidio a cui sono invitati tutte e tutti i partecipanti alla graduatoria concorsuale e gli Operatori Socio sanitari (Oss).

ASCOLTA L’INTERVISTA A MICHELE CIRINESI:

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