La chiusura del Padiglione 25 al Policlinico Sant’Orsola, quello riservato ai pazienti Covid, rischia di portare seri problemi ai malati di altre patologie, in particolare quelli più fragili come coloro che hanno subito un’operazione cardiaca o vascolare. Lo denuncia il Sindacato Generale di Base (Sgb), che punta il dito contro la scelta dell’amministrazione sanitaria di spalmare i pazienti Covid in vari reparti e, in particolare, di riservare nel reparto Cardiologia due posti per chi ha contratto il virus al centro della pandemia.

Sgb contro i posti letto Covid in Cardiologia al Sant’Orsola

«Riteniamo grave la scelta di destinare due posti letto a pazienti infetti da Covid-19 – scrive il sindacato – nel reparto Bassa Intensità Cardiologia al padiglione 23 del Policlinico Sant’Orsola di Bologna».
Per Sgb la scelta espone i pazienti e gli operatori sanitari al rischio contagio. E, nonostante i posti Covid sarebbero in una stanza separata, il reparto è aperto e il virus potrebbe circolare lo stesso, con problemi seri per pazienti già fragili. Oltretutto in un contesto in cui i contagi sono tornati a salire e qualche segnale si vede anche tra i ricoveri.

Il sindacato punta anche il dito con questo tipo di soluzioni, dettate dalla carenza di personale. In particolare, ci sono medici e infermieri ancora costretti a doppi turni o a non usufruire del giorno di riposo. Essendo esposto, il personale sanitario continua ad ammalarsi e un organico ritenuto insufficiente costringe i colleghi a peggiorare le proprie condizioni lavorative.
«Non si può continuare a sopperire alla mancanza di personale e rispondere alle politiche governative – continua la nota del sindacato – facendole pagare alle lavoratrici, ai lavoratori e ai pazienti. Se l’indice di contagio è in salita vengano ripristinati padiglioni adibiti al Covid-19 con personale sanitario adeguato».

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