Si terrà domani, 18 settembre, a DumBo la sesta edizione del Festival della Partecipazione. Dopo l’appuntamento del 2020, è ancora Bologna il palcoscenico dell’evento promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Legambiente con la partecipazione della Fondazione per l’Innovazione Urbana.
Un’edizione contenuta, che dura solo un giorno, ma su uno dei temi centrali del presente: il monitoraggio del Pnrr, cioè delle risorse del Recovery Fund che giungono dall’Europa.

Festival della Partecipazione, il monitoraggio dal basso del Pnrr

L’obiettivo del Festival della Partecipazione è chiaro: «Ottenere dal Governo la totale trasparenza dei dati (in formato aperto, disaggregati e continuamente aggiornati) relativi ai progetti del Pnrr e dare strumenti concreti per consentire la partecipazione dei cittadini, attraverso una mobilitazione dal basso per il monitoraggio civico su come verranno utilizzate e indirizzate le ingenti risorse stanziate dall’Europa». Una necessità che si fa ancora più stringente per il fatto che l’esecutivo non ha voluto finora coinvolgere i cittadini e le realtà civiche nella stesura del piano, né ha predisposto meccanismi di controllo e verifica.

Nell’ottobre del 2020, in occasione della quinta edizione del festival, le organizzazioni promotrici hanno lanciato il programma “Follow the Money“, che ha proprio l’obiettivo di promuovere una grande campagna di monitoraggio civico del Pnrr. In questo contesto è nato l’Osservatorio civico Pnrr, un osservatorio nazionale indipendente con un duplice scopo: verificare la qualità, la trasparenza e l’inclusività dell’intero processo decisionale del Piano e monitorare i progetti e le opere previsti attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle comunità sui cui i progetti avranno un impatto diretto.

Gli organizzatori lanciano il festival puntando il dito contro il governo che non ha voluto ascoltarli sui temi della partecipazione e della trasparenza del Pnrr. «Sono passati tanti mesi dall’inizio della pandemia – osserva ai nostri microfoni Katia Scannavini, vice-segretaria generale di Action Aid – nei quali abbiamo tentato in tutti i modi un’interlocuzione. Ci siamo mobilitati per denunciare la necessità di avere dati trasparenti e poter far partecipare cittadine e cittadini ai processi che vedono l’opportunità di poter gestire un momento così straordinario come la pandemia, ma anche ciò che ha a che fare col Pnrr».
È questa la ragione per cui durante il festival si approfondiranno diversi aspetti per iniziare un monitoraggio civico dei progetti.

ASCOLTA L’INTERVISTA A KATIA SCANNAVINI:

Il programma del Festival della Partecipazione

Gli eventi del Festival della Partecipazione 2021 metteranno al centro proprio questi temi per dare avvio e slancio ai progetti di monitoraggio civico del Pnrr, che determinerà̀ un’impronta sulla società̀ italiana, sui suoi territori e sulla sua economia da qui al 2026 e oltre.
Alle 10.30 di sabato si parte con la tavola rotonda “Partecipiamo al futuro. Cittadinanza protagonista del Piano per la ripresa dell’Europa”, organizzata dal Festival della Partecipazione e l’Osservatorio Civico sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in collaborazione con la Fondazione per l’Innovazione Urbana. Ospiti italiani e internazionali saranno a confronto portando le esperienze in ambito Europeo per valutare come migliorare l’accesso alle informazioni sui piani e i progetti del Pnrr Italiano.

Il dibattito sarà moderato da Claudia De Lillo, alias Elasti, scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica e vedrà intervenire tra gli altri Elly Schlein, in qualità di componente della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Giuseppe Busia, presidente Anac, Helen Darbshire di Access Info e Karolis Granickas di Open Contracting Partnership, Nicoletta Parisi che interverrà per Libenter e Elena Calistru di Funky Citizens Romania.
Introducono la sessione Anna Lisa Mandorino per Cittadinanzattiva e Vittorio Cogliati Dezza per Legambiente, le conclusioni sono affidate a Michele d’Alena, Fondazione Innovazione Urbana e Katia Scannavini, ActionAid Italia.

«Abbiamo invitato ospiti anche da altri Paesi – osserva ai nostri microfoni Mandorino – perché ci siamo resi conto che in altri Paesi europei attorno ai rispettivi piani c’è un dibattito e un confronto, mentre in Italia questo ci sembra mancare».
In particolare, le decisioni del Pnrr italiano rischiano di essere calate dall’alto e non rispondere alle reali esigenze di cittadine e cittadini di diversi territori.
Uno dei punti su cui si insiste, in particolare, sono gli Open Data, cioè le informazioni che gli enti pubblici devono mettere a disposizione per favorire la partecipazione stessa dei cittadini e delle cittadine.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANNA LISA MANDORINO:

Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30, le organizzazioni promotrici animeranno due workshop di formazione e scambio su monitoraggio civico e community organizing per 36 organizzazioni civiche del territorio bolognese e nazionale con l’intento di rafforzare il ruolo fondamentale della società civile in questo cruciale momento per la storia del paese.
Ci sono diverse modalità per seguire il festival. Per chi si trova a Bologna è possibile seguirlo in presenza, alla Baia dello Spazio DumBo di via Casarini.
Per chi non può recarsi in loco, c’è la possibilità di seguire gli eventi online dal sito o sui canali social del Festival della Partecipazione.