Rinnovata la collaborazione tra Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Comune, Università e Er.Go per la lotta agli affitti in nero. Dal 2007 l’attività dei finanzieri ha portato alla luce 15 milioni di euro di redditi evasi
Il settore degli affitti in nero è un settore rilevante, soprattutto in una città come Bologna che accoglie mediamente 30mila studenti universitari fuori sede. Dal 2007 è partito quindi un progetto della Guardia di Finanza, volto non solo a contrastare, tramite controlli, i comportamenti di evasione, ma anche a garantire una maggiore informazione sulle normative, per quanto riguarda i doveri ma soprattutto i diritti e le agevolazioni per proprietari e inquilini.
“Specialmente in fenomeni come questo lo studente è meno protetto” afferma il prorettore dell’Università di Bologna Roberto Nicoletti. “Non ha la famiglia in loco, ha meno esperienza e si trova in una città nuova, dove la sua maggiore preoccupazione è scegliere la facoltà giusta Non è detto che il problema della casa se lo sia posto prima e sappia come fare”. A questo scopo dal 2007 l’Università ha aperto uno sportello informativo sulle abitazioni, disponibile anche ad aiutare i giovani nella stipula del contratto.
Dal 2007 al 2013 le fiamme gialle hanno effettuato 835 controlli mirati su tutto il territorio regionale, riscontrando 374 irregolarità (31%) per un totale di 15.562.637 euro di imponibile sottratta e 169.565 euro evasi sull’imposta di registro. “Per poter svolgere la nostra attività in maniera più efficace e mirata,- spiega il Generale Virgilio Pomponi, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, – abbiamo chiesto la collaborazione di chi ci potesse fornire le informazioni per selezionare quel campione da andare a controllare”.
Le sanzioni previste per i proprietari irregolari partono da multe dal 120 al 240% sull’imposta di registro dovuta per l’omessa registrazione del contratto per arrivare al 240-480% sull’imposta di registro per canone non dichiarato o dichiarato in misura inferiore: per un canone annuo non dichiarato di 8.400 euro, per esempio, si potrebbe arrivare a pagare 52mila euro di multa.
Pene pesanti, ma d’altro canto notevoli agevolazioni per chi si mette in regola: un inquilino che denunciasse una situazione di irregolarità, si vedrebbe garantito dall’Agenzia delle Entrate un canone di locazione a tariffe notevolmente inferiori a quelle concordate col proprietario e la durata di 4 anni per questo contratto. “La registrazione non comporta esborsi di denaro rilevanti, rilevanti sono invece i rischi se il contratto non viene registrato. La mancata registrazione poi fa venir meno tutte le tutele e le garanzie al momento di eventuali diatribe col proprietario”, sottolinea il generale.
Per i proprietari che invece denunciano regolarmente le locazioni a studenti fuori sede, è prevista un’agevolazione pari a più della metà dell’imponibile IRPEF.