La rumorosità dell’aeroporto Marconi di Bologna, in particolare sul quartiere Navile, si trascina da troppo tempo e le autorità nazionali, chiamate dal Comune ad affrontare il problema, hanno tergiversato e procrastinato soluzioni, promettendo progetti sperimentali sul cambio di rotte, tra decolli e atterraggi, che non si sono mai realizzati.
Così, spazientito e intenzionato a difendere i diritti e la salute della cittadinanza, il sindaco Matteo Lepore ha scritto alle autorità aeroportuali (Enac ed Enav) per chiedere la sospensione dei voli notturni sulla città, dalle 23.00 alle 6.00, a partire dall’estate.

Stop ai voli notturni dall’aeroporto di Bologna, la richiesta di Lepore

Sono gli stessi esponenti delle autorità aeroportuali ad aver suggerito, in una commissione consigliare del gennaio scorso, la possibilità in capo all’Amministrazione comunale di chiedere la sospensione dei voli notturni. Una possibilità che veniva enunciata, ma che è stata preceduta da progetti sperimentali sul cambio di rotte che avrebbero ridotto l’impatto del rumore degli aerei sul quartiere Navile. La sperimentazione, però, non è mai entrata nel vivo e il suo inizio è sempre stato rinviato nel tempo. È per l’autunno 2023 l’ultima promessa in tal senso.

Di fronte a questa inerzia, però, il primo cittadino ritiene che la salute e il riposo dei cittadini e delle cittadine non potesse più aspettare. Di qui la richiesta di una sospensione dei voli notturni, come avviene già in altre città, come Napoli.
È proprio l’esempio di altri contesti in cui gli aeroporti hanno un forte impatto sulla città e in cui si è trovata la soluzione dello stop ai voli notturni ad aver persuaso Lepore a proseguire su questa strada.
Forte dell’esempio partenopeo, il sindaco non teme ripercussioni sul turismo o sull’economia, dal momento che è sufficiente che chi di competenza faccia un’opportuna programmazione. «Non c’è alcun valore economico che possa valere la salute dei cittadini», aggiunge Lepore.

Già nel 2017, in particolare, il Comune aveva emesso un’ordinanza che limitava i voli notturni ai motivi di sicurezza. «Improvvisamente ogni volo che passa di notte ha problemi di sicurezza – constata ironicamente Lepore – Va bene uno, va bene due, ma non tutti. Siccome mi pare una presa in giro, prendiamo questa decisione».
Il problema del rumore dell’aeroporto si trascina da tempo e per il sindaco le politiche di indennizzi per il rifacimento degli infissi delle zone interessate dall’impatto del rumore non è una politica sufficiente o efficace. Ecco perché la scelta di chiedere lo stop ai voli notturni e l’apertura di un tavolo negoziale.

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