Venerdì 5 marzo alle ore 21 approda sul web un coro di nove ragazzi adolescenti dai 15 ai 18 anni protagonisti dell’evento in diretta Adolescenze in giallo, a cura di Teatri di Vita, per raccontare un anno vissuto tra lockdown, isolamento e didattica a distanza.

Un’inchiesta poetica per parlare del lockdown

Adolescenze in giallo è un progetto ideato da Andrea Adriatico e curato da Katia Ippaso, giornalista, scrittrice e drammaturga, e Stefano Casi, direttore artistico di Teatri di Vita.
Si tratta di un’inchiesta poetica pensata per dare voce ad una decina di studenti “reclusi” provenienti da ogni parte d’Italia, dal Veneto alla Sicilia e trovatisi, nella loro delicata età normalmente propensa all’integrazione e alla collettività, nel pieno di un isolamento e di un distanziamento sociale.

Stefano Casi spiega che questa inchiesta rappresenta, tramite uno dei colori simbolo di questi mesi segnati dalla pandemia, la prima tappa di un percorso pensato per alcune fragilità rispetto alla situazione in cui viviamo: le prossime saranno Anzianità in arancione, Migrazioni in rosso, Normalità in bianco, richiamando anche il colore delle fasce che dividono l’Italia in questo periodo.

Gli organizzatori dell’evento non propongono un vero e proprio spettacolo teatrale, perché, come precisa Casi, “il teatro è dal vivo”; sarà quindi un’inchiesta poetica caratterizzata da qualche piccola situazione performativa realizzata dai ragazzi; sullo sfondo l’idea e l’obiettivo di incontrarsi e confrontarsi, sebbene con la mediazione della rete. Ciascun partecipante, durante la diretta e tramite diversi modi di espressione, riporterà la testimonianza del proprio lockdown e di questo periodo di isolamento e distanziamento estremamente lungo e dilatato.

L’evento è prodotto da Teatri di Vita, con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e MiBAC, e si potrà seguire sul sito www.teatridivita.it e sui canali social Facebook e Instagram di Teatri di Vita.

Marta Baldi

ASCOLTA L’INTERVISTA A STEFANO CASI: