Dopo gli Stati Generali dell’estate 2020, gli invisibili si sono messi in movimento e, rappresentati da Aboubakar Soumahoro, stanno facendo tappa in diverse città per portarvi le proprie “Agorà Popolari“, momenti di ascolto e di creazioni di reti ed alleanze. Domani, sabato 13 novembre, alle 18.00 al centro CostArena di via Azzo Gardino toccherà a Bologna ospitare l’iniziativa. Invisibili in Movimento, infatti, incontrerà diverse realtà bolognesi che si occupano di sociale ed inclusione degli ultimi.

Aboubakar Soumahoro e gli Invisibili: a Bologna l’Agorà Popolare

«Gli invisibili non sono solo i braccianti delle campagne foggiane o i riders – osserva ai nostri microfoni Gianmarco Carrieri di Invisibili in Movimento – ma una fetta sempre crescente di persone che sono escluse dalla società e da questo modello di sviluppo». L’ambizione è quella di dare voce a tutti gli invisibili, con l’obiettivo di creare una comunità politica che pratichi politica in modo diverso, con una visione diversa rispetto a quella attuale.

Il cammino delle “Agorà Popolari” di Invisibili in movimento sta attraversando tutto il Paese, allo scopo di ascoltare, organizzare e federare le diverse realtà del territorio che a loro modo rappresentano gli invisibili del territorio.
Nell’incontro al CostArena, dunque, si parlerà di cura come strumento collettivo di emancipazione dall’invisibilità e della lotta per una società che vede, ascolta e tutela tutti, in contrapposizione all’incuria del potere.

Oltre a Soumahoro, all’incontro interverranno rappresentanti di tante associazioni attive nel sociale e nell’attività di cura bolognesi. Oltre all’attivista Cathy La Torre, al cardinale Matteo Maria Zuppi e al presidente di Avvocato di Strada Antonio Mumolo, parteciperanno La Società della Cura, l’Associazione Asahi, una rappresentanza di Bin Italia e Diem25, l’associazione Labsus, Bologna Sulla Rotta, il Centro di Salute Internazionale ed Interculturale, la Palestra Antirazzista, CoseNuove, l’ong Cospe, i movimenti ambientalisti Extinction Rebellion e Fridays for Future e il Sindacato dei riders.

«Vogliamo ascoltare, una cosa di cui la politica spesso si dimentica – continua Carrieri – e vogliamo federarci, perché spesso le realtà territoriali si trovano a condurre battaglie più grandi di loro. L’obiettivo è metterle insieme per essere sempre più incisive e forti nelle battaglie politiche del futuro».

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIANMARCO CARRIERI: