Dall’1 al 5 febbraio, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone una nuova edizione di ABABO Art Week, il calendario di appuntamenti sviluppato in collaborazione con ART CITY Bologna. L’Accademia di Belle Arti di Bologna lancia un programma che include la seconda edizione del ciclo di talk con artiste e artisti protagonisti di ART CITY Bologna, la mostra EX5, quinto capitolo della ricognizione sugli artisti diplomati all’Accademia, il progetto partecipativo POSTCARDS FROM IRAN e l’annuale appuntamento con la Giornata di Studio sul restauro del Contemporaneo, mentre le opere delle studentesse e degli studenti troveranno spazio ad Arte Fiera in uno stand dedicato.

Gli appuntamenti di ABABO Art week

Torna il ciclo di incontri ARTalk CITY, coordinato da Maria Rita Bentini, con un programma di cinque appuntamenti con gli artisti del Main program di ART CITY Bologna 2023, previsti dal 1 al 5 febbraio in Aula Magna. Yuri Ancarani, Roberto Fassone, Eva Marisaldi, Lucy+Jorge Orta si racconteranno in prima persona a partire dal progetto artistico concepito per Art City, in dialogo con curatori e docenti. Il quinto appuntamento di ARTalk CITY sarà dedicato alla figura di Patrick Procktor, scomparso nel 2003, raccontato dal curatore Tommaso Pasquali. I video promo degli incontri sono stati realizzati da Veronica Santi, in collaborazione con studentesse e studenti del Corso di Linguaggi del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Accademia di Bologna. Ancora, torna nella sua quinta edizione del progetto espositivo EX, a cura di Carmen Lorenzetti, che mira a riportare all’attenzione del pubblico storia e memoria dei due istituti attraverso le opere di artisti formatisi al loro interno e oggi riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. La collettiva, ospitata nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna, include opere di sei artisti accomunati dal punto di vista generazionale ma anche dalla pratica della pittura: Giovanni BlancoJacopo CasadeiRudy CremoniniDomenico GrenciEnrico Minguzzi e Nicola Samorì. La mostra è accompagnata da un catalogo e da tre workshop con gli artisti. Il 4 febbraio e il 5 febbraio, il pubblico potrà usufruire di un servizio di mediazione culturale realizzato da studentesse e studenti del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte.

In segno di solidarietà con le coraggiose azioni di protesta contro la repressione messa in atto dall’attuale regime iraniano, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone l’installazione POSTCARDS FROM IRAN,ideata dal collettivo di studentesse e artiste iraniane Bumblebees e realizzata con il supporto della Consulta studentesca e in collaborazione con Gianluca Costantini, con l’intento di raccontare il presente di un paese meraviglioso con una storia millenaria, da cui arrivano racconti di abusi, diritti e dignità calpestati. A spiegare più da vicino l’iniziativa è la direttrice dell’Accademia, Cristina Frannucci: «è stata fatta una call a iraniani residenti in tutto il mondo per farci mandare cartoline in segno di protesta, speranza e testimonianza rispetto all’attuale situazione. Nessuno si sarebbe aspettato di ricevere più di 800 cartoline che abbiamo raccolto e con le quali abbiamo realizzato una grande opera collettiva esposta e visibile». Sabato 4 febbraio dalle ore 19 alle ore 23 (ogni 30 minuti), in occasione dell’ART CITY White Night, l’Aula Magna ospiterà l’evento performativo In the Name of Them, come «contributo e sostegno che l’accademia vuole dare al popolo iraniano e alla loro coraggiosa lotta» precisa la Frannucci

Anche quest’anno, l’Accademia di Belle Arti di Bologna sarà presente all’interno di Arte Fiera con uno stand dedicato alle opere di studentesse e studenti, a cura di Maura Pozzati. Il progetto, dal titolo ABABO Gallery, ospita le opere di sei studentesse e studenti dei Bienni di specializzazione dell’Accademia. «In questo periodo in cui si parla solo del fare arte è importante occuparsi anche di come conservare l’arte contemporanea» dice Cristina Frannucci, infatti a questo è dedicata l’VIII giornata di Studio sul restauro del ContemporaneoIl cemento come espressione artistica e le malte adesive di supporto. Le ragioni del restauro, in collaborazione con IGIIC (Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation). L’appuntamento sarà per venerdì 3 febbraio e quest’anno sarà dedicato al cemento come espressione artistica e alle malte adesive di supporto, si svolgerà nell’Aula Teatro dell’Accademia e vedrà confrontarsi curatori, restauratori, artisti ed esperti di tecnologie attinenti al settore. Il calendario completo è disponibile e consultabile dal sito dell’Accademia. 

ASCOLTA L’INTERVISTA A CRISTINA FRANNUCCI: