Dalla proiezione del documentario “Iuventa”, insieme alla presentazione di Mediterranea e ad una riflessione sulle paure, ad una mostra interattiva per immedesimarsi in chi fugge dalla guerra in Siria. Fino ad uno spettacolo su Vittorio Arrigoni. San Giorgio di Piano utilizza la cultura per far riscoprire l’umanità. L’intervista all’assessore Mattia Zucchini.

“Più che serate incentrate sull’immigrazione, direi che sono serate incentrate sull’umanità”. È così che Mattia Zucchini, assessore alla Cultura di San Giorgio di Piano, piccolo Comune della provincia bolognese, presenta le iniziative che ha voluto organizzare sul tema caldo di questi tempi.
Cinema, arte e teatro sono i linguaggi utilizzati per cercare di resistere all’ondata di odio e razzismo che pervade l’Italia, ma soprattutto cercare di riflettere, anche con una chiave originale, sul presente e sul ruolo di ciascuno di noi.

Domani sera, 30 ottobre, nella Sala Consigliare di via Libertà 35, si terrà “Oltre un mare di paure“. Il programma prevede la proiezione del documentario “Iuventa” di Michele Cinque, la presentazione di Mediterranea – Saving humans, ma anche una riflessione sulle paure di chi migra e chi accoglie.
Ad intervenire durante il confronto saranno Patrizia Morgione e Mariangela De Gregorio di Mondo Donna, uno degli enti gestori di centri di accoglienza Cas e Sprar presenti sul territorio, insieme alla testimonianza di un migrante accolto in una struttura.

“A parte le dichiarazioni barricadere della destra in Consiglio comunale – racconta Zucchini – non abbiamo mai avuto problemi di alcun tipo da parte dei cittadini. Questo forse dipende anche dalla capacità degli enti gestori”.
L’assessore si dice convinto che i discorsi nei bar e sotto i portici della piccola cittadina non divergano da quelli che contraddistinguono il discorso pubblico nazionale, ma sul versante pratico non si è mai verificato alcun problema, alcuna reazione ostile della cittadinanza.

Se l’iniziativa del 30 è incentrata sulle paure (e su come superarle), è la stimolazione dell’empatia che sembra alla base della mostra interattiva che si svolgerà, sempre a San Giorgio di Piano, tra il 3 e l’11 novembre. “In fuga dalla Siria – Se fossi costretto a lasciare il tuo paese, cosa faresti?” è il titolo dall’iniziativa, il cui obiettivo è approfondire la conoscenza e la storia delle persone, che genericamente definiamo “migranti”, rischiando di disumanizzarli.
La mostra nasce dalla collaborazione con Granello di Senape e prevede il coinvolgimento di tanti volontari, riuniti anche grazie alla collaborazione con la parrocchia locale, che guideranno i visitatori attraverso i dilemmi e le difficoltà che attraversano le persone in fuga dalla Siria.

A concludere questa ideale rassegna, ci saranno altre due iniziative. La prima è una riflessione nel centenario della fine della Prima Guerra Mondiale (il 4 novembre), mentre il secondo è uno spettacolo incentrato sulla figura di Vittorio Arrigoni, il cooperante ucciso nel 2011 nella sua amata Palestina, dove era testimone di pace.
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