Grande attesa a Bologna per l’incontro con Maher Charif, che presenta il suo nuovo libro in italiano: “I nodi irrisolti del pensiero arabo: Palestina, riformismo, jihad ” (ed. Punto Rosso).

Maher Charif, il volto della sinistra Palestinese

Nato a Damasco (1950) da famiglia di rifugiati palestinesi della zona di Jaffa, Maher Charif ha conseguito nel 1982 il dottorato in scienze umane all’università Sorbona di Parigi, con una tesi sulla sto-ria del Partito Comunista Palestinese (PCP), nato nel 1922 dalle ceneri del Partito dei Lavoratori, e che nel 1990 darà vita al Partito del Popolo Palestinese.

Membro del PCP, Maher Charif ha fatto parte anche del gruppo interno riformatore che ha fondato il PPP. Il suo percorso intellettuale e accademico inizia con l’esperienza di ricercatore presso il Centro ricerche e studi socialisti nel mondo arabo, a Damasco (1983-1989), cui segue la direzione della rivista Sawt al-watan (la voce della nazione) a Nicosia, Cipro (1989-1993); la docenza di storia moderna e contemporanea all’Institut français du Proche-Orient (IFPO) nelle sedi di Damasco e Beirut (1993-2012), dove prosegue contemporaneamente la sua attività di ricercatore; alcuni incarichi di insegnamento come “visiting professor” in istituti universitari a Parigi, Beirut e Birzeit (2005-2016).

Per quanto riguarda la sua attività editoriale, a parte gli articoli redatti per numerose riviste scientifiche e la cura di voci enciclopediche, dal 1985 ad oggi ha all’attivo, come autore/curatore, più di 25 opere. Tra i riconoscimenti per la sua attività intellettuale e il suo impegno civile c’è il “Premio Mahmoud Darwish per la libertà e la creatività”, ricevuto nel 2017, nonché il “Premio Stato di Palestina nel campo delle scienze umane e sociali”, conferitogli nel 2020.

I Nodi Irrisolti del Pensiero Arabo

I tre capitoli riuniti nel libro che presenta a Palazzo d’Accursio toccano i tre poli principali del suo lavoro di ricercatore nel campo della storia del pensiero: la questione palestinese, il riformismo politico e religioso nel mondo arabo, l’evoluzione dell’ideologia jihadista e del concetto stesso di jihād.

Non si tratta soltanto di temi di straordinaria attualità, per le loro implicanze politico-strategiche, sociali e religiose, ma anche di nodi irrisolti, cioè di questioni tuttora aperte e in faticosa ricerca di “vie d’uscita”. Da qui il titolo di un volume piccolo per formato ma denso di contenuti. I tre testi di Maher Charif contengono molte idee, concentrate in poche pagine, e aprono a riflessioni che meritano di essere sviluppate, non solo a livello della ricerca scientifica ma anche a quello del confronto civile e sociale.

Per incoraggiare questo “circolo virtuoso” (che non vuol dire acritico) tra un autore palestinese e il pubblico italiano, è parso utile aggiungere in appendice alcuni brevi contributi di specialisti italiani, che liberamente riprendono e sviluppano i temi del libro: sul jihād Edoardo Baldaro, sul riformismo Paolo Branca e Azzurra Meringolo, sulla Palestina Simone Sibilio e Isabella Camera D’Afflitto.

Il curatore, Ignazio De Francesco, ha aggiunto in coda una breve sintesi di cronologia palestinese, utile per avere un “colpo d’occhio” sulla storia moderna e contemporanea del popolo a cui le date si riferiscono. Inoltre, alcune pagine di presentazione dell’insegnamento nei ma- nuali di storia e scienze sociali delle scuole della Palestina, sollevando quindi il tema cruciale del trasferimento della memoria alle nuove generazioni.

Maher Charif: luogo e data dell’incontro

L’incontro si terrà venerdì 24 marzo dalle 17 a Palazzo d’Accursio ed è organizzato per iniziativa della Fondazione Gramsci.