Parte oggi, 12 gennaio 2024, il progetto di Animenta Bologna. Martedì 16 gennaio verrà aperto un punto d’ascolto per maggiorenni, sui problemi alimentari presso gli spazi del Laboratorio di Salute Popolare del Municipio Sociale Labas, una proposta che si rinnoverà ogni martedì dalle 16 alle 19.
Animenta è una realtà che nasce nel 2021, su iniziativa di Aurora Caporossi, e si occupa di disturbi alimentari nella loro interezza, tramite un lavoro di informazione, supporto e riabilitazione. Un impegno, quello di Animenta, necessario, non solo per i 3 milioni di persone che ne soffrono in Italia, ma anche per l’attuale compagine governativa, la quale ha deciso di non rifinanziare il Fondo per il Contrasto dei Disturbi del Comportamento Alimentare, oltre ad aver definito, tramite le parole della presidente Meloni, i disturbi alimentari come “devianze“.

Il punto d’ascolto sui disturbi alimentari a Làbas

«Come recita il nostro claim, raccontare per sensibilizzare, l’obiettivo è riscrivere la narrazione che sta attorno ai comportamenti alimentari, per abbattere sia lo stigma sociale che circondano il tema» ha detto ai nostri microfoni Aurora Caporossi.
«Animenta Bologna andrà a svolgere un lavoro di attivazione civica rispetto al tema dei disturbi alimentari, affiancandosi ai servizi pubblici relativi. La volontà è quella di offrire un supporto ai percorsi di cura, prima, durante e dopo gli stessi. Lo sportello sarà composto da volontari, in un’ottica, come detto, di affiancamento ai professionisti sanitari, per un lavoro di ascolto e di relazione paritario inteso per facilitare l’accesso ai servizi per coloro che ne hanno bisogno» ha poi aggiunto Francesca Inglese, coordinatrice di Animenta Bologna.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD AURORA CAPOROSSI E ROBERTA INGLESE: