Inaugura il 23 ottobre la prima edizione della rassegna di Circo Contemporaneo, organizzata dal Teatro Nucleo. Quattro date, per quattro spettacoli in equilibrio sulla corda dei sogni.

Una kermesse che abbraccia tutte le declinazioni di Circo Contemporaneo, dalla Clown Comedy all’acrobatica, passando per l’equilibrismo e la giocoleria. Si parte il 23 Ottobre 2016 con il collettivo Duodorant diretto dal celebre Clown e regista Jango Edwards che presenterà il lavoro “Über-Marionetten”. Seguirà il 6 novembre lo spettacolo “Sogni in scatola” del duo Nani Rossi e il 20 Novembre “Sale” di Gianluca Gentiluomo. A chiudere la rassegna il  4 Dicembre sarà il collettivo Laden Classe con lo spettacolo “193 Problemi”. In programma anche un workshop di tre giorni (18-20 Novembre 2016) condotto da Gianluca Gentiluomo e dedicato alla pratica di corda verticale.

Si va in scena sempre la Domenica alle ore 17.30 all’interno del Teatro Cortazar di Pontelagoscuro: questa scelta è dettata dalla volontà di allargare il più possibile la platea degli spettatori e permettere ad un pubblico variegato per età ed interessi di conoscere da vicino i nuovi percorsi del Circo Contemporaneo.

Aggiungiamo anche l’importanza di avere un teatro così originale in una provincia sempre più attenta alle espressioni artistiche che a volte sfuggono ai grandi centri, più vicini al “grande evento” piuttosto che alla specificità creativa e quindi ben venga, chi porta una freccia in più nella faretra delle proposte culturali, per avere uno spettro sempre più completo.

I due direttori artistici del festival Natasha Czertok e Davide Della Chiara, descrivono perfettamente lo spirito della kermesse: “Si parla di Circo Contemporaneo o Teatro-circo quando ci troviamo di fronte a performance circensi che esulano dalla classica presentazione del “numero”: attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e dalla commistione dell’Arte circense con il Teatro e la Danza nasce una nuova pratica artistica, la cui attrattiva non risiede esclusivamente nelle abilità tecniche degli artisti quanto nella loro capacità di creare un legame empatico col pubblico. Il Circo Contemporaneo, fuoriuscito dalla tradizione del tendone rosso, esplora nuovi spazi e nuove forme di narrazione, proponendo un uso diverso del corpo, alternativo al quotidiano. Al di la delle abilità e dei numeri in cui si cimenta, l’artista circense attraverso i suoi gesti è in grado di evocare associazioni, aprire spiragli, accompagnarci in un mondo leggero ed onirico fatto di sorrisi e capriole”.

Mentre in altri Paese Europei, e soprattutto in Francia, il Circo contemporaneo vanta un’esperienza e una diffusione consolidata, solo nell’ultimo decennio l’Italia ha iniziato a volgere lo sguardo verso questa disciplina artistica. La Regione Emilia Romagna, in primis, si impegna da diversi anni a dare visibilità e promuove in ambito Regionale le produzioni di compagnie emergenti e proprio su questa scia si inserisce la Rassegna “TOTEM-GRAVITÀ Ø”, proponendosi come nuovo punto di riferimento per la sperimentazione artistica e la promozione della cultura circense in Regione e nel resto d’Italia.

Idee di progetti paralleli legati dal filo rosso della partecipazione, apre un dialogo concreto con i fruitori che non hanno ne limiti di età o di qualsiasi altra sorta,

Il contenitore “TOTEM” include oltre a “TOTEM-GRAVITÀ Ø” altri tre progetti: “TOTEM DEI PICCOLI”, in programma per aprile 2017, che per il secondo anno proporrà una ricca rassegna di spettacoli di Teatro ragazzi rivolti a scuole e famiglie; le RESIDENZE CREATIVE, riconosciute e sostenute dal MIBACT che vedranno ospiti del Teatro Nucleo artisti di ogni provenienza disciplinare (tra cui Gianluca Gentiluomo e i Laden Classe per la rassegna “TOTEM-GRAVITÀ Ø”) nonché l’appuntamento ormai consolidato con il  TOTEM ARTI FESTIVAL, rassegna di teatro, danza contemporanea, musica e community art nato sulle rive del grande fiume nel 2013.

In più creare un centro culturale, che con uno sguardo a 360° sul territorio e sulle Arti possibili: in un periodo in cui i festival e gli eventi culturali in genere soffrono mortificazioni economiche e sensazione di perdita di senso generale, il proposito è quello di pensare a questo luogo come ad un grande ed infaticabile laboratorio creativo che coinvolge i cittadini in processi culturali di alto livello e che ha come sua naturale ricaduta la rigenerazione del quartiere e della città.

Ascolta le interviste a Natasha Czertok e Davide Della Chiara