Giovedì 6 luglio le campane della Torre dell’Arengo di Bologna suoneranno 600 rintocchi. Il numero non è casuale, ma corrisponde al numero di persone migranti morte lo scorso 15 giugno al largo della Grecia. Seicento vite annegare di cui tutti noi, e in particolare le politiche europee, abbiamo colpa ed è per questa ragione che l’iniziativa si intitola “600 colpe di campana“.

Naufragio in Grecia, 600 colpe di campana per ricordare i migranti morti

L’ideatore dell’iniziativa è l’attore Alessandro Bergonzoni, che in questo modo vuole rompere il muro di silenzio che si è creato attorno all’ennesima strage nel Mediterraneo.Bergonzoni si era già interessato al tema in occasione della strage di Cutro, quando partecipò ai funerali delle vittime giunte a Bologna per la sepoltura. In quell’occasione chiese scusa ai famigliari da cittadino che ritiene che queste stragi non debbano accadere.

«Abbiamo accolto subito l’idea di Alessandro Bergonzoni – ha osservata Elena Di Gioia, delegata alla Cultura – e abbiamo scelto di farla riverberare dalla campana dell’Arengo, che storicamente dal 1200 chiama a raccolta i bolognesi».Quello che sarà lanciato da Bologna con i 600 rintocchi, quindi, sarà «un urlo artistico, laico, civile, politico e poetico al tempo stesso per alzare le nostre coscienze», conclude Di Gioia.

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