Il 17 marzo del 1861 si riuniva per la prima volta il Parlamento italiano: Torino, che per più di un secolo era stata capitale del Regno di Sardegna, diventava capitale del nuovo Regno d’Italia.

Unità D’Italia: lo sguardo critico di Jacopo Lorenzini

Nel 2012 viene istituita la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, una data che in realtà è poco presente nella discussione pubblica del nostro paese, al di là della giornata di marzo e al di là della retorica istituzionale che ha trovato nuovo vigore a partire dalle celebrazioni dei 150 anni del 2011.

Guardando agli ultimi cinquant’anni di dibattito e memoria del processo di unificazione possiamo dire che si è cristallizzata una certa freddezza da parte degli italiani rispetto a questo argomento: da un lato lo si percepisce come un passaggio storico lontano e distante dal presente, del tutto privo di quell’aura mitica che ha avuto fino alla Liberazione; dall’altro si sono affermate nella discussione pubblica voci che criticano apertamente il Risorgimento che questa data vuole ricordare. Al di là dei revanscismi territoriali che da Nord a Sud mettono in discussione la legittimità stessa del processo di unificazione nazionale.

Noi siamo interessati a ragionare in maniera critica sul dibattito attorno alla costruzione della nostra unità nazionale e a cercare di contestualizzare nella storia gli eventi che hanno attraversato il XIX secolo, dai moti costituzionali del 1820-1821, fino alla Breccia di Porta Pia del 20 settembre del 1870.

Proprio per comprendere questo processo e capire le questioni relative alla memoria dell’Unità d’Italia, ci siamo rivolti a Jacopo Lorenzini, storico dell’Università di Macerata che a lungo si è occupato di un’istituzione centrale nella storia italiana, tanto del Regno quanto della Repubblica, di cui si parla molto dal punto di vista tecnico e poco da quello politico e sociale: l’esercito. Nel suo ultimo libro, L’elmo di Scipio. Storie del Risorgimento in uniforme, edito da Salerno editrice, Lorenzini ha ricostruito, con una scrittura dal piglio decisamente narrativo, i percorsi di di tre ufficiali del Nord e dal Sud del paese molto diversi fra loro, Salvatore Pianell, Enrico Cosenz e Cesare Ricotti. Un’ottima lente, quella delle biografie di tre ufficiali di carriera alle prese con le battaglie e le insurrezioni dell’Ottocento italiano, con cui leggere il Risorgimento.

Jacopo Lorenzini sarà nostro ospite nella puntata che andrà in onda sabato 20 marzo alle 14 su Radio Città Fujiko.

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