Dalla Lega al M5S, passando per Matteo Renzi, da Diego Fusaro all’anticapitalismo di “sinistra” che aderisce al complottismo dell’estrema destra. La crisi culturale e politica ha convertito alla xenofobia quasi tutti i partiti e i movimenti, facendo crescere il rossobrunismo anche in Italia. L’intervista a Guido Caldiron, studioso delle nuove destre.

Da chi usa toni più accesi, come quelli delle ruspe di Salvini, a chi dopo una batosta elettorale cambia atteggiamento sull’accoglienza dei migranti, come M5S e Matteo Renzi e il suo “aiutiamoli a casa loro”.
Dai presìdi di residenti, guidati dall’estrema destra, che si oppongono all’arrivo di profughi, a presunti intellettuali della sinistra estrema, da Diego Fusaro a Marco Rizzo, che lanciano paranoici allarmi sulla sostituzione etnica e la pianificazione dall’alto delle migrazioni con l’obiettivo del dumping salariale.
La xenofobia, con varie sfumature di nazionalismo, sembra pervadere quasi tutte le formazioni politiche dello scenario italiano. Crescono anche fenomeni di rossobrunismo.

Abbiamo chiesto a Guido Caldiron, giornalista, scrittore e studioso di nuove destre, di fare un’analisi di quello che sta accadendo nel nostro Paese che si misura coi flussi migratori.
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