“Cambiamo Insieme” è il nome della campagna di comunicazione di un gruppo di studentesse e studenti di semiotica dell’Università di Bologna, supportati dall’agenzia Nevent. Spot, video e selfie per parlare agli uomini e far conoscere i centri di recupero anti-violenza presenti in regione. GUARDA IL VIDEO

Sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto i giovani, sul drammatico fenomeno della violenza contro le donne, affrontare il tema dalla prospettiva degli uomini, far conoscere i centri di recupero per uomini violenti presenti in regione e mostrare il talento di giovani studentesse e studenti universitari che, con un budget esiguo e l’aiuto della piccola agenzia di comunicazione Nevent, si misurano con un tema spinoso.
Sono questi gli obiettivi della campagna di comunicazione “Cambiamo Insieme“, che fino al 19 marzo – festa del papà – sarà attiva sui social network, anzitutto Facebook  e Youtube.

La campagna dura un mese e si articola in 4 spot (uno a settimana) – in onda anche su Radio Città Fujiko – alcuni video e le foto dei cittadini che scelgono di metterci la faccia e dire no alla violenza contro le donne.
Ciascuno spot è incentrato su un particolare tema e spesso contiene una frase raccolta dalle testimonianze degli uomini in cura presso il centro Liberiamoci dalla Violenza di Modena e altri della regione.
“Ci siamo confrontati con gli psicologi – raccontano le promotrici ai nostri microfoni – e abbiamo deciso di stimolare la riflessione su quattro argomenti, a partire dal riconoscere la violenza, passando per i minori che assistono alla violenza, fino a capire che la violenza è una scelta sbagliata”.

Un progetto ambizioso, quello della campagna, che si deve misurare anche con il mondo dei mass media, che spesso descrivono gli uomini autori di violenza come “cattivi delle fiabe” o come folli. “È difficile che gli uomini possano riconoscersi in questa descrizione – spiega Anna Loscalzo, una delle studentesse – Il punto è che invece gli autori della violenza sono persone assolutamente normali”.
Il target di riferimento di “Cambiamo Insieme” è costituto soprattutto dai giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni. I promotori, insomma, parlano ai loro coetanei e li spingono a sentirsi coinvolti nella riflessione su un fenomeno che occorre contrastare anche e soprattutto a livello culturale.