La polizia ha sfondato le barricate dei No Tav che si oppongono alla devastazione del territorio della Val di Susa per la realizzazione dell’Alta Velocità.

Le forze dell’ordine hanno sfondato la barricata della Centrale idroelettrica di Chiomonte e si stanno dirigendo verso la Maddalena, per scortare una ruspa che deve raggiungere il cantiere di lavoro dell’Alta Velocità. Proprio alla Centrale gli amministratori locali avevano cercato un accordo con gli agenti, dopo l’ordinanza della Prefettura di Torino. I manifestanti hanno provato a bloccare i mezzi della Polizia tagliando un albero ma sono stati fermati. Poi si sono dispersi nei boschi.

La tensione aveva cominciato a salire già a notte fonda. Alle 4.30 centinaia di persone del movimento “No Tav” sono stati richiamati dai fuochi d’artificio sparati dal piazzale, come era stato stabilito ieri in serata. Tutti si sono alzati dalle sedie o dai giacigli di fortuna e si sono diretti verso i punti del presidio dove sono state preparate le barricate. Le forze dell’ordine sono arrivate verso le 6 e hanno lanciato lacrimogeni per un’ora circa. Fino a che non sono riusciti a sfondare le barricate.
Per la situazione sono state chiuse anche le autostrade e i valichi da e per la Francia.

L’attacco era stato annunciato dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, che aveva avvisato che entro il 30 giugno dovevano partire i cantieri, ultimo giorno utile per l’Unione Europea per fare arrivare i fondi (671 milioni di euro) per la realizzazione dell’opera.

Ascolta la corrispondenza di Sara di Radio Blackout di Torino: