Nel giorno dell’anniversario della strage di Ustica Giorgio Napolitano scrive all’Associazione parenti delle vittime. Daria Bonfetti: “Abbiamo conquistato la verità giudiziaria: ora, tutti insieme, ricostruiamo la Storia”.

Strage Itavia, le parole di Napolitano

«Accertare responsabilità anche estere» questo il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che scrive a saria all’Associazione parenti delle vittime nel giorno del 33esimo anniversario della strage. «La costante dedizione con cui l’Associazione coltiva la memoria di quella tragica notte e delle innocenti vittime del disastro richiama il dovere di tutte le istituzioni di sostenere le indagini tuttora in corso per accertare responsabilità, nazionali ed internazionali, rimaste coperte da inquietanti opacità e ombre».

«Sono certo – dice ancora il Capo dello Stato – che la celebrazione dell’anniversario attraverso l’installazione artistica collocata nello spazio antistante il “Museo della Memoria” concorrerà anche quest’anno ad accrescere la partecipazione collettiva al ricordo delle vittime e a mantenere vivo, anche sulla base della recente sentenza della Corte di Cassazione, l’impegno delle istituzioni e di tutti i cittadini perchè si onorino i principi di verità e di giustizia. Con questo spirito, esprimo a lei e a tutti i famigliari l’affettuosa vicinanza mia e dell’intero Paese».

Per Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime quest’anno «sarà un anniversario particolare perché si potrà affermare che abbiamo conquistato quella verità che era stata fatta sprofondare insieme all’aereo. La sentenza-ordinanza del Giudice Priore, la sentenza del Tribunale civile di Palermo, la sentenza della Cassazione, affermano che il DC9 è stato abbattuto».

«I ministeri dei Trasporti e della Difesa non hanno salvaguardato la vita dei cittadini e poi hanno ostacolato il raggiungimento della verità. Da questa verità giudiziaria conquistata vogliamo far partire un nuovo nostro impegno, “dalla Verità alla Storia”, consapevoli fino in fondo che questa è la storia del nostro Paese, e che la Storia non può essere scritta dai parenti delle vittime né dai Parlamenti, ma che tutti abbiamo il dovere di ripercorrere la vicenda di Ustica. Stiamo cercando di annodare i fili di una tela che è stata colpevolmente stracciata quando la magistratura tenne le indagini circoscritte al triangolo Ponza-Latina-Palermo e che l’Aeronautica nascondeva affermando che il Dc9 era caduto per cedimento strutturale» continua Bonfietti.

In questo senso per la presidentessa dell’Associazione dei parenti delle vittime la priorità adesso è la ricostruzione della memoria, negli anni logorata da polemiche e omissioni. Alle 11,30 a Palazzo D’Accursio il sindaco di Bologna Virginio Merola incontrerà l’associazione insieme a Giovanni Ardizzone e Palma Costi, delle Assemblee legislative di Sicilia e Emilia-Romagna.

Poi la visita guidata al museo di Via Saliceto: «Dal Museo per la memoria di Ustica, che considero un grande valore per la città, da difendere e valorizzare, si consulteranno gli archivi dell’associazione e quindi si muoveranno i primi passi del percorso verso la Storia che intendiamo intraprendere, certi che collocare Ustica in un contesto storico più complessivo sia un dovere per la vicenda del Paese. Sono sicura che la cultura di questa città, non soltanto accademica saprà cogliere questa esigenza» conclude Bonfietti.