Comincia oggi e dura tre giorni il referendum rivolto ai lavoratori dell’Ateneo per decidere le linee guida del nuovo statuto.

Tre giorni di votazioni online. È questo il tempo che hanno a disposizione i lavoratori dell’Università di Bologna per decidere le linee guida del nuovo statuto dell’Ateneo. Tre giorni per scongiurare i rischi che rsu e intersindacale hanno evidenziato nella bozza elaborata finora e che riguardano rappresentanza, quote rosa e accesso all’Università.

“Calcolando che il rettore è stato eletto con mille voti – spiega il professor Sergio Brasini, tra i promotori dell’iniziativa – contiamo di raggiungere almeno quella cifra, anche se ovviamente ci aspichiamo una partecipazione ancora più ampia”.
Le votazioni si svolgeranno con due modalità: su internet, sul sito dell’intersindacale di Bologna, per agevolare al massimo la partecipazione, e nella forma tradizionale, attraverso un banchetto allestito davanti al rettorato.
I quattro quesiti a cui i lavoratori dell’Università sono chiamati ad esprimersi riguardano, nello specifico, la rappresentatività dei nuovi organi che dovranno guidare l’Ateneo (Cda, Senato Accademico, Consigli di Dipartimento) anche per il personale tecnico-amministrativo; la rappresentanza di genere nei diversi organi di governo; l’elettività delle figure di vertice (Direttori di Dipartimento, Direttori delle future scuole o dei Consigli dei Multicampus); il peso del personale tecnico-amministrativo nell’elezione del rettore.

Anche se il responso del referendum non avrà alcun valore vincolante, gli organizzatori sono convinti che, in caso di una forte partecipazione, la consultazione possa rimettere in discussione quanto elaborato finora e consentire una discussione ampia su temi che oggi vengono invece considerati una cosa fatta.
“Ci aspettiamo da un giorno all’altro – conclude Brasini – che il rettore si esprima e apra alla discussione”.