Il Senato discute il ddl Cirinnà sulle unioni civili. I nostri rappresentanti discutono e si confrontano sul riconoscimento di un importante diritto. Ma hanno letto il testo? Ci hanno capito qualcosa? Cosa pensano? Alcune delle “migliori” risposte per farci una risata amara.

Ieri in Senato si sono aperte le votazione sul ddl Cirinnà. Nelle prime ore della giornata chiunque avesse cercato notizie sulla votazione prevista per il pomeriggio avrebbe avuto la netta sensazione di non aver capito niente. Accordi che saltano, migliaia di emendamenti, richieste di voto segreto. Libertà di coscienza ai senatori del Pd sulla stepchild adoption. Quando i senatori hanno dato inizio agli interventi però, è arrivato forte e chiaro un messaggio di conforto a chiunque si fosse sentito spaesato nelle ore precedenti. Neanche loro avevano capito niente.

Ecco alcune delle dichiarazioni più interessanti, tratte dal resoconto stenografico del Senato. Così, giusto per sapere come viene discussa la possibilità di estendere o meno un diritto a tutti i cittadini in un moderno Paese democratico, con buona pace degli ideli di libertà e uguaglianza.

ROBERTO CALDEROLI (Lega): LE MELE E LE PERE
“Signor Presidente, io credo che ci sia un errore di partenza. Lei nega il voto a scrutinio segreto (poi argomenterò il perché), perché fin dall’inizio noi abbiamo chiamato mela una pera, e siccome il voto segreto è ammesso per la mela e non per la pera, non possiamo farlo; tuttavia noi siamo in presenza di una mela”.

“(…) ma tanto meno mi aspettavo da parte sua un atteggiamento che mi ricorda il passaggio del Manzoni, là dove c’è l’incontro tra i bravi di don Rodrigo e don Abbondio, quando a quest’ultimo viene detto «questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai». Lei purtroppo ha assunto – o meglio, ha sposato, visto l’argomento di cui stiamo parlando – l’atteggiamento di don Abbondio, al contrario: questo matrimonio s’ha da fare, da domani e sempre. Con una frase che lo annovera tra i più importanti difensori del principio di uguaglianza, comunemente limitato a chi è normale Calderoli ha poi concluso: “Questa è una legge razzista nei confronti dell’eterosessualità e della normalità”.

LUCIO MALAN (Forza Italia): SVUOTARE I CENTRI DI ACCOGLIENZA A SUON DI UNIONI CIVILI
“Molto interessante l’articolo 116 tratta del matrimonio dello straniero. Questo vorrà dire che chi stipulerà una unione civile, oltre al bonus della reversibilità, potrà anche passare la cittadinanza ad uno straniero. Forse svuoteremo i centri di identificazione ed espulsione, come ha detto il senatore D’Alì, perché passeranno tutti attraverso gli uffici dell’anagrafe!”

Purtoppo la solennità di queste prime dichiarazioni è stata minata da un breve battibecco tra Giovanardi e il Presidente del senato Pietro Grasso. Considerata la maturità della vicenda non è superfluo sottolineare che aveva cominciato Giovanardi: “lei non si è appiattito sulla funzione di Presidente: lei fa il servo sciocco della maggioranza e non tutela la minoranza!”
“Senatore Giovanardi, le sue offese sono una medaglia. Grazie!”, ha risposto Grasso.

Dopo che con la prima votazione il Senato aveva respinto la proposta di non votare il disegno di legge, decidendo quindi che il ddl Cirinnà sarebbe stato effettivamente votato, l’interesse dei senatori per l’argomento è scemato e centinaio ha finalmente messo sul piatto le questioni importanti: la droga.

GIAN MARCO CENTINAIO (Lega Nord e Autonomia): LA DROGA!!!
“Un senatore, pensando di essere più bravo degli altri e un po’ più fenomeno – ha esordito infatti Centinaio riferendosi alle parole del senatore Barani – ha dichiarato: «Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti» anche in bagno. Ha affermato che se fosse Presidente del Senato farebbe fare delle analisi ambientali e l’esame del capello, e che «certi interventi che si ascoltano non sono giustificati solo dalla mancanza di cultura». (…) Signor Presidente, dal momento che cerco di essere anche collaborativo non dico che il senatore in questione, cioè il senatore Barani, quando è seduto al banco della Presidenza non si accorge nemmeno dei colleghi che alzano la mano e quindi mi domando che cosa ci faccia seduto lì o che cosa abbia fatto in bagno prima di sedersi in quel posto. Di conseguenza, a questo punto sfido pubblicamente il senatore in questione a fare l’esame del capello insieme a me. Propongo di fare l’esame del capello insieme al senatore in questione perché penso che solo un cretino come il senatore Barani possa dire determinate cose”.

ANTONIO RAZZI: EH?!?
“Noi onorolel.. onorevoli colleghi ci sentiamo competenti al punto tale di assicurare ai bambini adottati da due padri senza una mamma oppure da due mamma senza un padre che essi non patiscono turbe di carattere pissicofisico tali da menomenarne la personalità nel loro normale iter di crescita? Io dico di no. Almeno personalmente mi ritengo digiuno per quanto riguarda qualsiasi implicazione di carattere pissicofisico. Ma mi scuso ovviamente per la mia ignoranza in questo caso avvalorato da una praxia di vita milionaria e cioè una donna, questo me lo concederete, se la scienza di operatori pissicologica infantile, della pissichiatria e dei disturbi comportamento non sono stati interpellati, se da questi non è pervenuto mai uno studio accurato e meticoloso sulle conseguenze comportamentale e caratteriali dei bambini adottati da due genitori dello stesso sesso, non credete che azzardiamo uno sconfinamento di competenza in..irresponsabile?”.

DOMENICO SCILIPOTI: EDUCAZIONE SESSUALE NEL NOME DI DIO
“Vorrei leggere in quest’Aula alcune citazioni delle Sacre scritture. Non voglio perdermi in congetture e analisi, non voglio filosofeggiare, non voglio dare spiegazioni, ma voglio solo ricordare la parola di Dio sull’incompatibilità della famiglia, generata da un uomo e una donna, con l’omosessualità: «La donna non si vestirà da uomo e l’uomo non si vestirà da donna poiché il Signore, il tuo Dio, detesta chiunque fa tali cose». E ancora: «Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole». (…)Non credo serva commentare queste citazioni. Voglio solo osservare che, ancora una volta, abbiamo di fronte la scelta tra onorare le nostre radici cristiane, nostre e di tutta l’Europa, oppure dimenticarle, in favore di liberalizzazioni estreme che rischiano di minare le fondamenta dell’istituto della famiglia, senza la quale non saremmo niente. (…)che cos’è il concepimento? Dal punto di vista fisiologico, è l’avvenuto raggiungimento dello spermatozoo nell’ovulo femminile e la successiva fecondazione. Dal punto di vista etico e spirituale, il concepimento è la più alta e sublime espressione dell’uomo e della donna: dare la vita. Tale atto mette in relazione i due protagonisti come esseri creatori, tali da manifestare Dio sulla terra. Il concepimento rappresenta, allora, quell’atto divino che racchiude l’incontro d’amore tra l’uomo e la donna, processo che simboleggia l’espressione di vita che si perpetua nei secoli e garantisce la progenie umana.

GLI INCIAMPI

CARLO GIOVANARDI: “Dell’Utri in affitto”
ROBERTO CALDEROLI: “Chepchild… stepchildren adoption”

Anna Uras