Il padre “storico” della battaglia per il riconoscimento dei diritti alle persone lgbtq, Franco Grillini, commenta l’approvazione della legge sulle Unioni Civili. “Ora si riapre una stagione dei diritti civili”. E racconta la battaglia dal 1986 ad oggi.

Incassare e ripartire“. Così Franco Grillini, considerato il padre “storico” della battaglia per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay, commenta l’approvazione definitiva della legge sulle Unioni Civili.
Ai nostri microfoni spiega che, sebbene alla leggi manchi la parte sulla stepchild adoption e l’uguaglianza totale dei diritti fra le persone lgbtq e quelle etero, quanto accaduto ieri può considerarsi comunque “un balzo in avanti della storia“. Non solo: secondo Grillini ora si può riaprire una stagione dei diritti civili, non solo per gli omosessuali, ma per tutti i cittadini, su temi come il fine vita.

“La legge non è perfetta – osserva il pioniere delle battaglie lgbtq – ma è servita ad abbattere un muro che sembrava invalicabile e che portava ad una sorta di divieto, soprattutto vaticano ma anche della politica, ogni volta che si discuteva di diritti civili”.
Ora quel muro è venuto giù e si deve ripartire per arrivare a nuovi obiettivi.

Nel salutare l’approvazione, ieri il senatore Sergio Lo Giudice, già presidente di Arcigay, ha dedicato la legge proprio a Grillini, che ormai trent’anni fa intraprese la battaglia, sebbene non fosse considerata una priorità del movimento lgbtq.
“All’epoca si parlava di liberazione sessuale – ricorda Grillini – e una fetta consistente del movimento omosessuale era terrorizzato dal rischio di riprodurre la famiglia borghese. ‘La famiglia borghese si abbatte, non si modifica’, si diceva all’epoca, ma non c’entrava nulla perché le unioni omosessuali non sono impostati su ruoli di genere patriarcali come nelle coppie etero”.

Era il 1986 quando, su pressione del movimento lgbtq, le donne comuniste depositarono il primo disegno di legge che tentava di introdurre i diritti matrimoniali per le coppie gay. A quel testo ne sono seguiti molti altri, ma tutti restarono ben lontani dal traguardo. Undici anni fa, invece, venne calendarizzata la proposta dei “Pax”, che come primo firmatario vedeva proprio Franco Grillini. “La battaglia che oggi è stata vinta – commenta – è dunque cominciata all’epoca”.