L’Italia è sempre meno un paese per donne. Il sintomo più clamoroso del fenomeno della violenza di genere sono i femminicidi in continuo aumento. Per denunciare il problema Serena Dandini ha scritto e realizzato uno spettacolo teatrale dal
titolo “Ferite a morte”.

Il sintomo più clamoroso del fenomeno della violenza contro le donne sono i femminicidi. In Italia una donna muore ogni due/tre giorni per mano del proprio compagno, marito, amante o fidanzato che sia. La risposta alle donne che chiedono aiuto è ancora del tutto insufficiente come lo è la sensibilizzazione sul tema. Ma
la violenza di genere è soltanto la punta dell’iceberg di una più diffusa e radicata cultura maschilista che domina ancora nel nostro paese. L’Italia è sempre meno un paese per le donne: è precipitata all’80esimo posto nella classifica mondiale stilata dall’ultimo rapporto 2012 Global Gender Gap del World Economic Forum. Inoltre è tornata ai livelli di 5 anni fa nelle statistiche mondiali sulle pari opportunità tra donne e uomini.

Parlare del problema è il primo passo per combatterlo. Per questo Serena Dandini ha deciso di realizzare uno spettacolo teatrale che ha l’obiettivo di sensibilizzare il nostro paese sul tema della violenza di genere. Attingendo a fatti di cronaca realmente avvenuti Serena, in collaborazione con Maura Misiti demografa e ricercatrice del CNR, ha scritto un’antologia di racconti per dare voce alle donne vittime di questo fenomeno, morte per mano di un uomo che avrebbe dovuto amarle e proteggerle. “Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti non è affatto casuale”. Così la Dandini ha introdotto il suo lavoro teatrale “Ferite a morte”, che ha debuttato a Palermo il 24 novembre, riscuotendo molto successo.

Lo spettacolo si terrà anche a Bologna il 30 novembre, alle ore 21 al Teatro Duse e, a portare in scena i testi di Serena Dandini, saranno donne di spicco del mondo del giornalismo, della società civile oltre che l’autrice stessa. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.

Lucia Visani