A 11 anni dall’uccisione di Carlo Giuliani, mamma Heidi commenta le recenti sentenze su Genova 2001 e annuncia che chiederà il risarcimento civile per ottenere verità e giustizia. La ferita rimane aperta, ma a Genova si terrà una Festa per la Vita in ricordo di Carlo.

Sono passati 11 anni da quel tragico pomeriggio in piazza Alimonda a Genova, quando Carlo Giuliani, un ragazzo di 23 anni, fu ucciso da due colpi d’arma da fuoco durante gli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti che protestavano contro il G8.
Una ferita che resta aperta, ancor di più perché la morte di Carlo è paradossalmente l’unica vicenda a non essere approdata in un’aula di tribunale.
“È il risultato del lavoro del giudice per le indagini preliminari. – ricorda Heidi Giuliani, mamma di Carlo, ai nostri microfoni – La vicenda fu archiviata in fretta e furia col pretesto della legittima difesa e il gip di allora probabilmente non guardò nemmeno le immagini”.

In quel tragico luglio 2001 fu detto di tutto, anche che il colpo partito dalla pistola del carabiniere Mario Placanica (oggi chiamato a processo per la violenza su una bambina), era stato deviato dai calcinacci lanciati dagli altri manifestanti.
“Il responso dell’autopsia – ricorda Heidi – disse che il colpo fu sparato in modo diretto, ma questo non è mai servito ad aprire un processo”. Ora la famiglia mette in dubbio anche che sia stato Placanica a sparare.

E dire che di strade per ottenere verità e giustizia ne sono state tentate tante, ultima in ordine di tempo quella alla Corte Europea, risoltasi, come tutte le altre, con un nulla di fatto.
A questo punto alla famiglia Giuliani ora resta solo la carta del risarcimento civile. “Una strada che non ci piace – spiega Heidi – e che avremmo volentieri evitato se non fosse l’ultima soluzione possibile”. La famiglia, infatti, avrebbe voluto che si arrivasse all’accertamento della verità sul ruolo delle alte cariche coinvolte nei fatti di Genova 2001.

Diverse le iniziative che, come ogni anno, sono state organizzate nel capoluogo ligure per ricordare Carlo. “Festeggeremo come al solito in piazza Alimonda insieme ai tanti amici e musicisti che hanno voluto e ancora voglio bene a Carlo”. Sabato invece un dibattito alla scuola Diaz.

Heidi Giuliani, infine, esprime la sua opinione anche sulle recenti sentenze relative ai fatti di quel luglio 2001: “La sentenza Diaz mi pare positiva, anche se dispiace che alcuni condannati abbiano semplicemente cambiato poltrona. Assurda invece la condanna per devastazione e saccheggio ai manifestanti. Quei ragazzi non si conoscevano fra loro, non poteva essere un’associazione a delinquere”.