I risultati elettorali fanno tremare i polsi di destra e sinistra a Bologna. Merola scarica Bersani per Renzi, ma il renziano Zacchiroli lo frena. Sel incalza il Pd sull’appoggio dei grillini ai referendum sulla scuola, mentre Castaldini (Pdl) lancia l’appello alla giunta “Non ascoltino le sirene grilline”. Polemiche tra Naldi (Sel) e Papignani (Fiom). Il sindacalista: “Non è un endorsement”.

M5s veri vincitori delle elezioni?

Lo tsunami innescato dai risultati elettorali nazionali continua ad avere i suoi effetti anche a Bologna. Ieri il sindaco Virginio Merola ha abbandonato la nave malconcia di Bersani, sostenendo che è giunto il tempo di puntare sul rinnovamento portato da Matteo Renzi. Oggi a frenare è addirittura il renziano Benedetto Zacchiroli, che rinvia la discussione e sottolinea come non stia godendo del responso delle urne.
Lo sberlone per il Pd, però, non è solo elettorale. Quest’oggi, infatti, Beppe Grillo ha rimandato al mittente i corteggiamenti dei democratici agli eletti del M5S. “Bersani è un morto che parla”, ha scritto Grillo con i suoi classici toni aggressivi. Il comico ha poi precisato che non voterà la fiducia ad alcun schieramento in Parlamento.

I grillini, intanto, si gustano il protagonismo conferito loro dal boom elettorale. E ogni loro mossa, ora, fa paura.
Ad esempio fa paura il sostegno del M5S al referendum sui finanziamenti alle materne private proposto dal Comitato Articolo 33, che si voterà il 26 maggio.
Ieri il consigliere comunale della lista Sel/Verdi, Lorenzo Cipriani, ha invitato il Pd ad abbandonare l’ostilità nei confronti della società civile e a cambiare atteggiamento sul tema. Tra le righe Cipriani sostiene che è anche a causa delle chiusure del Pd verso la partecipazione referendaria che si è arrivati alla delusione elettorale.
Di parere ben diverso Valentina Castaldini, consigliera comunale del Pdl, che nonostante la batosta elettorale va avanti per la sua strada. “Il sindaco e il Pd non ascoltino le sirene grilline”, afferma la Castaldini, secondo cui è in gioco il destino di 1700 bambini, attualmente accolti nelle scuole private.

L’atteggiamento nei confronti del M5S, però, innesca polemiche anche tra sindacalisti ed ex sindacalisti. Al consigliere regionale Gianguido Naldi (Sel), ex sindacalista Fiom, non vanno giù le aperture di Bruno Papignani e Maurizio Landini, rispettivamente segretario regionale e nazionale dei metalmeccanici Cgil, a proposito dei grillini.
“Mi dispiace che alcuni miei amici della sinistra si scaldino – commenta ai nostri microfoni Papignani – ma se la sinistra continua così, in breve tempo nessuno se ne ricorderà più, soprattutto i giovani”.
Il segretario regionale della Fiom precisa poi che quello nei confronti del M5S non è un endorsment: “Anche io provo fastidio per certe dichiarazioni di Beppe Grillo, ma in ogni caso occorre portare rispetto al primo partito alla Camera. Inoltre ci sono alcune proposte dei grillini, come il reddito di cittadinanza e la cancellazione della riforma Fornero, che ci trovano favorevoli”.