Tsipras

In una piazza Maggiore gremita, il leader della sinistra greca Alexis Tsipras, candidato de “L’Altra Europa”, propone un new deal e la cancellazione di parte del debito degli Stati europei. Evocate le icone della sinistra italiana: Togliatti, Gramsci e Berlinguer. Frecciate a Renzi e Grillo. Il ricordo della strage del 2 agosto 1980.

L’ansia dell’attesa, la preoccupazione per una piazza Maggiore che, in tempi di sconforto e disillusione, non riempie più nessuno. E poi la speranza e la gioia quando il Crescentone si tinge di rosso, il colore della lista L’Altra Europa con Tsipras, che ha scelto proprio Bologna come luogo del comizio conclusivo per le elezioni europee del leader greco di Syriza.
Se l’Italia fosse come piazza Maggiore, l’unica lista europea di sinistra – come sottolineano in molti dal palco – non avrebbe problemi a superare la soglia di sbarramento del 4%, ostacolo presente ormai solo nella legge elettorale italiana. Dopo la delusione degli ultimi anni, però, è impossibile trovare qualcuno disposto a sbilanciarsi in un pronostico.

Le citazioni italiane. Tsipras parla di Europa ma parla anche molto di Italia e di Bologna. Già nelleprime battute evoca le icone della sinistra italiana: Togliatti, Berlinguer e Gramsci.

Evoca anche la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, ricordando che gli attentatori si sono addestrati nella Grecia dei colonnelli. E soprattutto ricorda la reazione antifascista della città, la stessa che si deve avere contro i neofascisti di Alba Dorata in Grecia e Forza Nuova e Casa Pound in Italia.

Tsipras non risparmia stoccate né a Renzi (“Voleva rinegoziare il fiscal compact e non l’ha fatto, mentre è pronto, dopo le elezioni, a stringersi di nuovo nell’abbraccio con Berlusconi”), né a Grillo (“Per lui la protesta si fa solo per e-mail”).

I nemici e le proposte. Tsipras evoca in continuazione l’austerità, declinandola in vari modi. Non solo ricetta economica liberista, ma sinonimo anche di autoritarismo, diseguaglianza ed inefficacia nella soluzione della crisi. E cita alcuni dati: disoccupazione giovanile che supera il 40%, appena 6 miliardi di euro destinati dall’Europa all’occupazione fino al 2020, contro oltre un triliardo destinato al salvataggio delle banche.
A questo modello socio-economico L’Altra Europa oppone un’alternativa e avanza due principali proposte: un new deal e una conferenza per cancellare una parte del debito pubblico degli Stati europei.
È ai giovani e alle donne, “prime vittime della crisi” che Tsipras dedica un’attenzione particolare, esortandoli ad andare a votare e a tentare di convincere fino all’ultimo, porta a porta, anche i vicini e gli amici.