Una serie di ispezioni periodiche su puntualità, affidabilità, pulizia e assistenza agli utenti di treni e stazioni. Con un ispettore d’eccezione: l’assessore regionale ai Trasporti. Oggi Raffaele Donini ha preso il treno per Porretta delle 5.52 e ne prenderà altri negli orari di punta lungo tutto l’anno. Sulla “gara del ferro” si aspetta ancora una risposta.

Disagi, ritardi, cancellazioni, sporcizia e scarse informazioni. Quella che è la quotidiana odissea dei pendolari che usufruiscono del servizio ferroviario viene messa sotto la lente di ingrandimento della Regione Emilia Romagna.
È per questo che oggi Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, si è svegliato di buon ora e ha preso il treno regionale 11431 per Porretta delle 5.52 per tornare col treno delle 7.18. È così che Donini inaugura una serie di ispezioni che svolgerà di persona per tutto l’anno e lungo le linee ferroviarie dell’Emilia Romagna nelle fasce orarie più frequentate dai pendolari.

Un viaggio che è andato bene, racconta l’assessore, intrattenutosi con i viaggiatori, che hanno ironizzato sulla puntualità dovuta proprio alla sua presenza.
“L’unico problema sul treno dell’andata – racconta Donini – era il display interno che dovrebbe dare informazioni sul viaggio e non funzionava”. C’erano anche un centinaio di viaggiatori in piedi, compatibili però con la portata del mezzo.

La Regione ha potere ispettivo su puntualità, affidabilità, pulizia e assistenza ai viaggiatori dei treni. Basti pensare che ammontano a 14 milioni di euro le multe comminate nel periodo che va dal secondo trimestre del 2008 al 2013. Periodicamente gli ispettori di Fer e di viale Aldo Moro percorrono i 1400 kilometri delle linee in Emilia Romagna, di cui 350 di stretta competenza regionale, su cui viaggiano circa 900 treni al giorno, che attraversano 260 stazioni.
L’obiettivo è verificare che i 115 milioni di euro annui investiti nel settore vengano spesi bene, nel rispetto del contratto di servizio.

Anche se Donini oggi non ha riscontrato particolari problemi, sono molti i disagi segnalati dai pendolari. Molti di questi dipendono dalla precedenza data ai treni ad Alta Velocità, che comporta il ritardo per i regionali. Altri da scarse informazioni date all’utenza, con treni dati in crescente ritardo, fino alla cancellazione. Altri ancora dovuti al fatto che i treni, soprattutto quelli di Trenitalia, hanno un’età “pensionabile”, che a volte raggiunge i 30-35 anni e quindi sono soggetti a continui guasti e a rattoppi manutentivi che non sono più sufficienti. Oltre che a non permettere, in molti casi, l’accesso ai disabili o avere spazio per il trasporto di biciclette.

“Noi attendiamo come il pane l’arrivo di nuovi treni – afferma Renato Golini, presidente dei pendolari di Crufer – per questo speriamo che vada in porto la gara del ferro“.
Anche l’assessore Donini aspetta informazioni in merito, dopo lo stop dovuto al rialzo di circa il 10% da parte di Tper e Trenitalia sulle risorse messe previste nella gara. “L’offerta tecnica era stata giudicata congrua – ricorda l’assessore – quello che non andava bene era l’offerta economica”.