Dal 16 al 22 settembre si terrà la Settimana europea della mobilità sostenibile, voluta dalla Commissione Europea dal 2001 e di cui Bologna è sempre stata capofila. Tante le iniziative in programma, molte delle quali vedranno il coinvolgimento delle esperienze di cittadinanza attiva delle social streets.

Quella che si svolgerà quest’anno sarà una settimana “allargata” di mobilità sostenibile. L’edizione 2014, infatti, a Bologna inizierà con tre giorni di anticipo, il 13 settembre. Voluta dalla Commissione Europea fin dal 2001, la Settimana europea della mobilità si tiene tradizionalmente dal 16 al 22 settembre, e negli ultimi anni ha visto protagonista la nostra città, che nel 2011 si è aggiudicata il premio europeo proprio per la mobilità sostenibile.

Numerose le iniziative in programma per l’edizione 2014, che come detto aprirà in anticipo. Sabato 13 sarà inaugurato il primo dei due lotti della Tangenziale delle biciclette, l’anello ciclabile lungo i viali, con un percorso aperto a tutti i cittadini in bici. Il giorno successivo, domenica 14, sarà invece la volta dell’inaugurazione della nuova stazione sfm S. Vitale, mentre lunedì 15 vedrà l’avvio il progetto “Badabici“, con cui il Comune mette a disposizione 380 rastrelliere per i condomini della città.

La settimana entrerà poi nel vivo dal 16 settembre, con un programma ricco di eventi che vede protagoniste le biciclette ma non solo. Da tre anni le iniziative si concentrano nelle aree pedonali dei t-days, ma quest’anno le pedonalizzazioni temporanee si estenderanno in tre social streets: via Fondazza, via N. Sauro e via Duse saranno pacificamente invase da pedoni, ciclisti e iniziative di ogni tipo nel week-end del 20 e 21 settembre. “È un patrimonio enorme di senso civico e di cittadinanza attiva che tradizionalmente appartiene a Bologna – sottolinea l’assessore alla mobilità Andrea Colombo – è importantissimo per avere coesione sociale e per costruire una città anche più bella fisicamente. È un segnale importante che vogliamo cogliere – continua Colombo – e per questo è stato approvato un regolamento per la cura dei beni comuni che semplifica la vita a tutti quei cittadini che vogliono dare una mano per prendersi cura delle diverse zone della città in cui abitano”.