Arrivato in commissione Giustizia al Senato l’ennesimo colpo al giornalismo libero: Giacomo Caliendo del Pdl ha presentato un emendamento sulla responsabilità civile che toglierebbe di fatto qualsiasi possibilità di tutela ai gionalisti, free lance e collaboratori esterni. Il bavaglio 2.

Con l’emendamento si annullano, ai sensi del codice civile, tutte le clausole che sollevano dalle conseguenze patrimoniali gli autori di eventuali reati a mezzo stampa, perché è l’editore o il proprietario della pubblicazione che si assume l’onere del danno per la responsabilita’ civile.

“Ai sensi dell’articolo 1418, terzo comma, del codice civile, delle clausole dei contratti in forza delle quali gli autori di reati a mezzo stampa, vengono sollevati in tutto o in parte, dagli oneri derivanti dal pagamento delle pene pecuniarie loro comminate a seguito dell’accollo degli stessi da parte delle altre persone indicate” così recita il testo dell’emendamento che continua “per i reati commessi col mezzo della stampa sono civilmente responsabili, in solido, con gli autori del reato e fra di loro, il proprietario della pubblicazione, l’esercente dell’impresa giornalistica o l’editore”.

“Chi ha pensato di inserire, nella legge in discussione nel Senato, un emendamento per levare ai cronisti denunciati e molestati qualsiasi copertura da parte dell’editore, ha svelato il consueto tentativo di imbavagliare il giornalismo di inchiesta” così si è espresso questa mattina il portavoce di di Articolo21 Giuseppe Giulietti, in uno degli articoli proposti dal sito sul tema.

L’emendamento, ribattezzato dalla redazione della testata “ammazza Gabanelli”, ha l’obiettivo di colpire tutti i cronisti e i giornalisti d’inchiesta. Per questo Articolo21 ha deciso di rilanciare a breve la campagna “No bavaglio, sempre e comunque”.

Selene Cilluffo