34 morti e centinaia di feriti è il bilancio provvisorio degli attacchi congiunti, come a Parigi, avvenuti questa mattina all’aeroporto e in due stazioni della metropolitana di Bruxelles. La città in piena emergenza. La testimonianza di Stefania Piccinelli del Gvc, chiusa in un ufficio del quartiere europeo. Il libraio italiano: “L’arresto di Abdeslam è stato il click, ma noi andiamo avanti”.

A tre giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, il massimo ricercato per gli attentati a Parigi del 13 novembre scorso, ad essere sotto attacco oggi è Bruxelles. Nella capitale belga ci sono state prima due esplosioni e spari all’aeroporto Zaventem e poi un’altra deflagrazione in centro, alla fermata di Metro Malebeek, vicino alle istituzioni europee, e ancora un’altra alla fermata Schuman.
Il bilancio provvisorio ufficiale è di 34 morti e un centinaio di feriti. Le modalità utilizzate nell’attentato ricordano quelle utilizzate a Parigi lo scorso 13 novembre, con attacchi congiunti in diversi luoghi della città. A poche ore dall’attacco, arriva la rivendicazione dello Stato Islamico: “Siamo stati noi”.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Stefania Piccinelli della Ong Gvc, che è a Bruxelles e sta bene. Si trova chiusa in un ufficio del quartiere europeo della capitale belga e ci ha raccontato che l’ordine dato dalle autorità è quello di non uscire. Aeroporto, metropolitana, mezzi pubblici, musei e uffici sono chiusi.

A Bruxelles vive e lavora Iacopo, proprietario di Piola Libri, una libreria-bistrot che si trova vicino in Rue Franklin, a pochi passi dalla fermata “Schuman” della metro, una di quelle colpite. “Sono passato lì in bicicletta e ho visto i vigili del fuoco e la polizia al lavoro con gli idranti – racconta – Non ci aspettavamo che succedesse qualcosa del genere, perché da 4 mesi la città è in stato di allerta. L’arresto di Abdeslam è stato il click che ha fatto precipitare la situazione“. Iacopo però afferma che oggi aprirà il locale e non si farà fermare dal terrorismo.

Intanto i tassisti della capitale belga stanno offrendo passaggi gratis a chi vuole spostarsi in città, dal momento che i mezzi pubblici, e in particolare la metro, sono praticamente fermi. Intorno alle 10.44 (le 11.44 in Italia), si sono sentite altre esplosioni, ma pare si trattasse di piccoli ordigni fatti esplodere dalle forze di sicurezza.

Il ministro degli interni francese Bernard Cazeneuve fa sapere che 1600 uomini della polizia francese verranno dispiegati ai confini del Paese, mentre da Londra arriva l’annuncio di uno straordinario dispiegamento di forze di sicurezza attorno alle ‘località-chiave’ del Regno Unito. Il primo ministro belga Charles Michel ha annunciato misure straordinarie in tutto il Paese e confermato che l’attacco all’aeroporto è stato portato a termine da un kamikaze.